Che cosa succede quando la narrazione della realtà e il mondo del cinema si incontrano?
Torna a Milano, dal 12 al 15 settembre, il Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà, l’appuntamento che darà ai suoi spettatori modo di comprendere come il mondo che abitiamo si stia, giorno per giorno, trasformando e ad autori e registi darà l’occasione di cimentarsi nella sua rappresentazione.
La tecnologia, con le speranze e le contraddizioni che essa alimenta; le neuroscienze e le loro implicazioni sul futuro dell’uomo; il giornalismo investigativo ed il fenomeno, oggi sempre più diffuso, delle fake news; il coraggio e la forza delle relazioni umane di piccoli nuclei e paesi a confronto con il gigantismo e la globalizzazione; il ruolo delle donne nella formazione dei giovani e nella difesa di valori spesso calpestati; l’ambiente, l’immigrazione e la società.
Sembrerebbe trattarsi della classica “dieta tematica” dell’esperto in comunicazione, o aspirante tale. Ma sono solo alcuni dei temi cui il Festival darà voce in occasione della sua 5° edizione.
Un evento la cui storia, seppure ancora recente, ne racconta l’evoluzione. Il Festival Visioni dal Mondo nasce, infatti, con il principale intento di promuovere il documentario quale forma espressiva in grado di dare voce allo scenario, spesso contradditorio, della realtà in cui viviamo. Da sempre ciò costituisce una sfida poiché il genere documentario, in Italia, risente particolarmente del primato delle forme televisive e cinematografiche di intrattenimento che vanno per la maggiore. Dalla sua mission iniziale però, il Festival ha saputo elevare il documentario da “strumento del passato” a “generatore di dibattito pubblico”. Nel momento in cui le proiezioni vengono aperte a tutti – il Festival ne prevede infatti l’ingresso gratuito – si genera in sala un momento di condivisione di scenari e valori tra le persone riunitesi davanti allo schermo. Da qui può trarsi l’impegno civico sviluppato con il tempo da questo evento, che assegna alle “immagini dalla realtà” il potere di sconfiggere i racconti di finzione e di far riflettere in maniera responsabile sul destino del nostro pianeta.
Ideato e organizzato dalla società di produzione FRANKIESHOWBIZ, con la direzione artistica di Fabrizio Grosoli, il Festival ha stretto un’importante collaborazione con il Comune di Milano, assumendo un ruolo di rilevo all’interno della Movie Week, della quale quest’anno sarà evento di apertura.
Visioni dal Mondo si conferma così uno degli appuntamenti imperdibili per la città di Milano, forte della qualità e della rilevanza dei film documentari portati sullo schermo, ma sicuramente anche grazie all’autorevolezza di chi lo conduce e ne cura il lato artistico e alle relazioni che ha saputo instaurare. Questa edizione del Festival vede infatti come main sponsor BNL Gruppo BNP Paribas, sponsor Pirelli e GK Investment Holding Group, main media partner RAI, media partner RAINews24, RAI Cultura e RAI Radio 3 e il sostegno di RAI Cinema.
“Il medium è il messaggio” disse McLuhan e difatti, attraverso la sua attività di comunicazione, il Festival Visioni dal Mondo porta avanti non solo la promozione dell’evento, ma anche la volontà di rivolgersi ad un target ampio e diversificato, poiché universali sono i messaggi di cui è portatore. Con il contributo di Image Building, un approfondimento su Lampoon e la web media partnership con MYmovies.it e Taxidrivers.it, il Festival ha sviluppato un’importante campagna pubblicitaria che contribuisce ad elevare l’immagine dell’evento. Ma la pubblicità non è tutto. E le “immagini dalla realtà” si fanno presenti in una comunicazione sviluppata a tutto tondo, sia online che offline. Visioni dal Mondo, infatti, oltre ad avere nel sito ufficiale il principale portale di riferimento per ogni aggiornamento, è attivo su tutte le principali piattaforme social – Facebook, Instagram, Twitter e Vimeo – dove promuove, oltre agli appuntamenti più inerenti all’evento, quei valori che ne costituiscono l’identità. A questo si somma la progettazione di materiali marketing e stampa pensati ad hoc per essere distribuiti nel corso di tutte le fasi di organizzazione, dall’ideazione iniziale, alla promozione sul territorio nelle settimane che precedono l’evento.
In occasione della conferenza stampa di presentazione della 5° edizione, Filippo Del Corno, assessore alla Cultura del Comune di Milano, ha esaltato al tempo stesso l’aperura internazionale e la logica distrettuale di Visioni dal Mondo. Per il primo anno infatti, la sezione internazionale del Festival diventa concorso, “A Window onto the Future”, e vedrà la proiezione di otto titoli in anteprima italiana tra cui Bellingcat – Truth in a Post-Truth world, del regista Hans Pool, The Feminister, regia di Viktor Nordenskiöld e Hunting for Hedonia di Pernille Rose Grønkjær. Nella scelta delle location il Festival conferma, però, anche la sua attenzione verso la dimensione local, rinnovando la collaborazione con il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci e scegliendo il Teatro Litta quale seconda sede dell’evento.
Da non dimenticare, oltre ai dodici titoli in anteprima assoluta che partecipano al concorso italiano “Storie dal Mondo Contemporaneo”, alcuni appuntamenti: i fuori concorso, tra cui i due episodi in anteprima della serie IO E LEI, di Massimo Ferrari, che andrà in onda su SKY ARTE e L’uomo che visse tre volte, film documentario di Irish Braschi, che racconta la vita di Mario Pirani; il panel di approfondimento “Non vogliamo essere di moda. Cinema delle donne: temi, modelli, linguaggi e generazioni a confronto”, in collaborazione con WIFTMI Women in Film TV Media Italia; la Masterclass “Dai santi ai fanti tra musica e cinema. Pannone e Sparagna raccontano un sodalizio lungo 30 anni” tenuta da Gianfranco Pannone, e Ambrogio Sparagna e tanti altri.
Al centro di una settimana interamente dedicata a promuovere il mondo del cinema e dell’audiovisivo, il 5° Festival Internazionale del Documentario apre uno scenario attuale e impegnato. Le “Immagini dalla Realtà” approderanno nella città di Milano che, per l’occasione, si trasformerà nella capitale del cinema documentario.
Nicole Ranaldi