POCHE PAROLE MA MILLE SIGNIFICATI, COEZ È TORNATO

A distanza di circa due anni, Coez è tornato in scena e l’ha fatto in grande stile. La campagna di marketing per il suo nuovo disco “È sempre bello” è stata un’iniziativa decisamente originale, caratterizzata da una forte componente off-line. Il cantante, infatti, ha deciso di comunicare il lancio dell’album a modo suo: con poche parole, ma con tanti significati da attribuire alle frasi sparse dappertutto tra Roma e Milano.

Il nuovo album festeggia i suoi 10 anni di carriera da solista e racconta come i vari testi siano nati “tra i sedili dell’auto nel traffico tra un live e l’altro”. Con le sue canzoni ha voluto parlare di esperienze comuni, di emozioni belle e brutte che ognuno di noi vive ogni giorno. Le tracce, dalla prima all’ultima, creano un percorso che fa riflettere e che porta in un’altra dimensione tra sogno e realtà proprio come quando, da piccoli, giocavamo a fare gli areoplani.

Il cantante indie è riuscito a trasmettere la sensazione di sentirsi al sicuro nonostante le debolezze di ognuno di noi, a farci apprezzare un pensiero diverso dal nostro e ad accettare quella classica paura che suscitano le cose nuove. Con le sue parole sprona a perdonare se stessi e a guardarsi dentro, imparando a conoscere i propri lati d’ombra.

Le emozioni a cui fa riferimento passano dalla voglia di reagire all’apatia fino alla sensazione di equilibrio interiore che si prova quando, finalmente, ci si è accettati nonostante gli sbagli, un po’ come quando piove e ci si scorda l’ombrello.

Il tutto è stato espresso in una maniera assolutamente naturale e con quella genuinità che fa sembrare tutto semplice ed intimo, come la sua risata che chiude il brano “Vai con Dio”.

Circa la campagna di marketing, il 10 gennaio Coez ha lanciato il suo nuovo singolo “È sempre bello” con un countdown proiettato sul Maxxi di Roma e a Colonne di San Lorenzo a Milano. In soli tre mesi il singolo è diventato doppio disco di platino.

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Un’azione di guerrilla marketing che è iniziata con dei cartelloni raffiguranti una ragazza che mangia un hamburger e alcune frasi delle sue nuove canzoni.  Coez si è così inserito nella quotidianità degli abitanti di Roma e Milano incuriosendo e generando un grande buzz: sono stati numerosi, infatti, gli articoli scritti a riguardo per cercare di capire chi fosse l’autore di contenuti così enigmatici e privi di riferimenti espliciti.

Questo approccio del tutto old style, analogico e reale è stato scelto dal cantante in persona per trasmettere l’idea che il disco fosse di tutti e che potesse iniziare a vivere fin da subito nelle strade, sui muri e sui mezzi pubblici, insomma che fosse vicino alla gente al punto da poterlo “toccare”.

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Oltre a queste due strategie di comunicazione, Coez ha anche avviato una collaborazione con Burgez, un fast food di alta qualità milanese, famoso per il suo approccio ironico, irriverente e non convenzionale.

In comune, il brand e il cantante hanno il target: il primo si fa portavoce di una generazione e i suoi fan sono gli universitari e i tardo-universitari, mentre il secondo si rivolge ad una clientela che punta principalmente ad un risparmio economico senza rinunciare alla qualità. La comunicazione si è sviluppata attraverso lo storytelling e il packaging. La confezione degli hamburger, infatti, è stata totalmente brandizzata con la frase “è sempre bello averti intorno”, collegata alle tovagliette che raccontano la storia di come il panino più famoso del brand sia diventato il preferito di Coez.

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Coez è riuscito a trasmetterci tutte le emozioni del suo album ancora prima che uscisse, avvicinandoci in una maniera gentile e facendolo diventare parte della nostra quotidianità. Ha usato i mezzi più “tradizionali” e ci ha dimostrato quanto ancora questi siano efficaci.

A questo punto cosa dire… è sempre bello ascoltarti nelle cuffiette camminando per strada.

Anna Ferrera