IL GIARDINO SOSPESO

La mostra di quadri dal titolo Il giardino sospeso tenutasi nel mese di marzo a Soncino, nella favolosa sala Ciminiera filanda, esponeva i capolavori dell’artista Claudia Margadonna. Vivace, innovativa e sorprendente: ecco i tre aggettivi che, a mio parere, ritraggono meglio Claudia, la cui immaginazione riesce a stupire.

Entrando nella sala, in primo luogo, si viene inondati da un mare di colori e successivamente affascinati dalle opere sospese in questo giardino aereo da cui prende il titolo la mostra. Infatti, l’artista spiega che per sfruttare meglio lo spazio espositivo della location ha appeso le sue opere a dei fili che ha fatto pendere dalle travi del soffitto. Il risultato è stato sorprendente: il visitatore ha potuto muoversi liberamente senza sentirsi legato ad un percorso prestabilito.

Claudia spiega che, quando dipinge, non elabora un progetto, ma si lascia trasportare dall’immaginazione. Si allontana quindi dalla razionalità per abbandonarsi ad una dimensione profonda, dalla quale scaturisce l’ispirazione per le sue immagini. La mano guida il pennello in linee morbide e imperfette sulla tela; la pittrice stende il colore finché non intravede una forma che poi segue, sempre senza delinearla in modo definito, rimanendo a metà tra l’astratto e il figurativo.

Il suo stile è erratico. Claudia confida di avere spesso ripensamenti e di cambiare strada in corso d’opera finché non è pienamente soddisfatta. A volte arriva ad accostare lo spray al pennello, come si osserva nell’opera Salsedine, dove Claudia ha posizionato sulla base dipinta delle foglie, intorno alle quali ha spruzzato uno spray bianco ottenendo un quadro unico, particolare e curioso.

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La pittrice nell’intervista ci suggerisce l’immaginazione come chiave d’interpretazione per i suoi quadri, un’immaginazione che lei ritiene essenziale anche in fase di realizzazione dell’opera; per Claudia l’immaginazione è il vero strumento di decodifica.

Ad esempio il quadro a sinistra, dal titolo Luna Pandora, è stato interpretato da molti come uno stagno con pesci e tartarughe, mentre Claudia nel realizzarlo aveva immaginato un universo con le navicelle dei marziani.

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La pittrice dalle mille sorprese ci svela una particolarità delle sue opere, cioè che alcune di esse si possono collocare sia in verticale che in orizzontale e, a seconda della prospettiva, è possibile intuire e immaginare forme diverse. Claudia afferma che alcuni quadri sono realizzati già con l’idea di una molteplice prospettiva, mentre per altri ne scopre la particolarità solo dopo la realizzazione.

Un’ultima curiosità riguarda i titoli dei suoi quadri, che rispecchiano la passione dell’artista per le lingue; difatti lei attribuisce titoli in inglese, francese o italiano a seconda dell’ispirazione. Afferma che, a volte, riprende anche qualche passaggio di letteratura o titoli di libro.

Claudia Margadonna è un’artista moderna, completa e innovativa che sa sorprendere il suo pubblico affidandosi sempre al suo inconscio più profondo che le permette di realizzare opere uniche nel suo genere. L’abile uso dei colori e delle diverse tecniche le permettono di stupire i visitatori e donare loro tanta vivacità.

Valeria Tozzi