COME GIRARE UN SELF TAPE?

Ospiti del seminario di Soft Skills della dott.ssa Matilde Dondena, Luca Cetro e Chiara Di Perna di Don’t Movie hanno svelato ai nostri CIMERS qualche trucchetto per facilitare le riprese del selftape.

Social media manager lei e Head of production lui, hanno presentato la video factory, le tipologie di progetto di cui si occupano, il loro obiettivo di raccontare storie per immagini, e i segreti del mestiere!

Ecco una raccolta di consigli che ci hanno lasciato:

  • L’amletico dubbio tra video orizzontale e video verticale è finalmente svelato: il video orizzontale innanzitutto è di più facile adattamento in fase di editing, implica più attenzione e cura dei dettagli anche nella scelta dello sfondo, e infine risulterà nel formato migliore per chi lo incontrerà scorrendo Facebook o LinkedIn attraverso un computer desktop, come di solito avviene in azienda.
  • L’esposizione: scegliere una stanza della casa luminosa e silenziosa, evitare luce diretta dalle finestre o lampade forti.
  • L’audio: evitare rumori di sottofondo, di qualsiasi tipo (animali domestici, porte o finestre che sbattono, ecc.), in modo tale da avere una migliore resa e non rischiare di essere disturbati e rifare il video mille volte.
  • Curate anche l’inquadratura: viso esposto alla luce, occhi all’altezza della webcam, schiena dritta. Guardate sempre l’obiettivo dello smartphone ed evitate di guardare il display.

E il look ideale invece qual è? Secondo Luca Cetro e Chiara Di Perna l’abbigliamento conta molto per valutare un possibile candidato. Non essendoci un’interazione vis-a-vis, è ancora più importante riuscire a dare una bella impressione a prima vista, dunque vestitevi proprio come se doveste affrontare un colloquio di persona. È consigliato, quindi, un abbigliamento sobrio, consono alla situazione, possibilmente con colori tenui.

Altro aspetto fondamentale è il “linguaggio del corpo”: sedete composti e rilassati, mantenete una gestualità naturale e controllate il tono della voce. L’immagine che dovete dare deve essere solida e matura!

Prima di iniziare un’occhiata ai contenuti di cui vogliamo parlare: preparate una scaletta mentale, evidenziate i vostri aspetti positivi. Siete voi a scegliere cosa dire e questo giova a vostro vantaggio, perché siete liberi di esprimervi.

E ricordate che il recruiter vuole vedervi in faccia!

Mirko Olivieri