Riparte il secondo capitolo del viaggio della nostra Greta Pelizzari, CIMER appassionata di foto e cinema in viaggio con IMACS! Greta darà consigli, tramite la sua esperienza, a tutti gli studenti che si trovano ( o si troveranno) fuori sede – all’esterno – con suggerimenti e buone norme per essere perfetti viaggiatori! Da Parigi a… Buona lettura!
Ed eccomi dopo una pausa estiva a scrivere della mia seconda mobilità IMACS, questa volta mi trovo a Frankfurt Am Main. Città stupenda che mi ha decisamente stupita: molto culturale (tantissimi musei, teatri, cinema frequentatissimi soprattutto la domenica), con uno skyline mozzafiato e veramente piena di cose da fare.

Foto di Greta Pelizzari
Il primo impatto è stato difficile: il mio cervello era ormai tarato sul francese e quindi i primi giorni esordivo con “Bonjour” o “Ça va?” o discorsi interi senza che nessuno mi capisse. In ogni caso dopo questo primo impatto adeguarsi all’inglese è stato facile, anche se mi capita di avere a che fare con 4 lingue in un giorno solo (italiano, inglese, francese e corso di tedesco) e alla sera riuscire ad avere un discorso normale è abbastanza difficile.
Questo semestre abito in una residenza universitaria, i problemi per quanto riguarda cercare casa, fare un contratto e tutto il resto sono praticamente annullati. Condivido un miniappartamento con una ragazza Boliviana che parla solo tedesco e spagnolo (e qui aggiungiamo anche una quinta lingua a quelle sopra elencate), quindi la comunicazione non è per niente semplice: le uniche cose che per ora so in tedesco sono le frasi di presentazione che ci stanno insegnando al corso di lingua, con lo spagnolo va meglio ma comunque non lo parlo.

Foto di Greta Pelizzari
I corsi sono molto interessanti, il dipartimento di cinema qui è veramente attivo, offre moltissime opportunità ed iniziative: gli studenti hanno moltissime possibilità e libertà per organizzare festival interni all’università oppure organizzano i cosiddetti “tutorium” ovvero dei piccoli corsi che riguardano attività più pratiche, io ne sto frequentando uno per imparare a proiettare in pellicola e spero di riuscire ad andare ad un corso per sviluppare la fotografia analogica (cosa che ho già fatto, ho anche con me la mia macchina a pellicola che uso spesso e quindi poter sviluppare il mio rullino qui in università sarebbe veramente stupendo). La cosa più strana è avere i compiti da fare ogni settimana, consistono in leggere dei testi e scrivere le nostre idee, impressioni, qualsiasi cosa, e inviare il tutto al professore o su una piattaforma online e gli argomenti e i testi verranno discussi in classe la settimana seguente. Questo implica anche partecipare attivamente alle lezioni (cosa a cui comunque non mi abituerò mai).

Foto di Greta Pelizzari
Dopo un mese qui posso dire che mi sono già innamorata di questa città, anche se la mancanza di casa si fa sentire (soprattuto alla seconda mobilità), il tempo sembra passare (troppo) velocemente.
Per chi è interessato a seguire il mio percorso anche attraverso tutte le mie foto sono su Instagram ed anche un like su Facebook sarebbe molto gradito!
Ci vediamo ogni due settimane su queste pagine!!!