Il 2015 DEI MEDIA IN PILLOLE

Per gli operatori della comunicazione il 2015 è stato indubbiamente un anno molto ricco. E’ difficile individuare, mese per mese, quali siano stati i trend e gli avvenimenti più seguiti e discussi, ma in questo articolo proveremo a riordinare la memoria cercando di capire cosa ha lasciato il segno.

L’evento che più ha animato la discussione è stato senza dubbio EXPO2015. Dalle polemiche iniziali ai ritardi, dagli entusiasmi di maggio (in cui è stato l’argomento più twittato) alle ormai celebri file di Giappone e Kazakistan, prontamente catturate dall’ironia dei social, Expo ha accompagnato per sei mesi non solo gli addetti ai lavori, ma un po’ tutti noi italiani e soprattutto i cittadini della già congestionata città meneghina, i quali senza far troppo rumore hanno lasciato descrivere dal web la loro crescente ma pacata frustrazione per le metro piene e i tanti turisti (con gli Epic win, manco a dirlo, de “Il milanese imbruttito“).

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Da: Il milanese imbruttito

 

Una prova del fatto che il 2015 è stato l’anno della definitiva consacrazione dei social network. L’ascesa di Instagram, il sempre verde Facebook, sempre pronto a rispondere con nuove applicazioni ad ogni avvenimento, Twitter (seppure in difficoltà) con il lancio di Periscope. Talvolta i fatti sono stati descritti, discussi e amplificati dall’eco dei social; pensiamo alla vicenda Rossi-Marquez, alla celebre frase di Miss Italia sulla Seconda Guerra Mondiale e alla sciagurata intervista al giovane manifestante No Expo.

Ma i veri casi social (o sociali, per meglio dire) sono i fenomeni spontaneamente nati in internet, l’ondata di Meme e di GIF che ha invaso le nostre bacheche Facebook. Ultimi in ordine di tempo, gli esilaranti GIF che ritraggono John Travolta confuso (dalla celeberrima scena di Pulp Fiction) in ogni situazione possibile, la pacifica e divertente invasione dell’evento del prossimo concerto di Adele all’arena di Verona, da parte dei fan e (soprattutto) dei non fan della cantante londinese, fino alla grande viralità raggiunta “da un’idea di Stefano Accorsi”, al tempo dell’uscita della serie tv 1992.

Serie tv che continuano ad essere un piacevole e fedele compagno negli autunni e inverni freddi e piovosi (si, magari) di ognuno di noi, ancora di più da quando Netflix è arrivato anche in Italia. È stato senza dubbio l’argomento del mese di ottobre. L’attenzione mediatica era tutta puntata sulle derive della programmazione lineare dei canali pay tv, con le posizioni dei soliti futurologi entusiasti che ne annunciavano la morte imminente e gli spiriti conservatori di chi non la considerava una così grande innovazione. Come quasi sempre accade la verità sta nel mezzo del mare di opinioni e per valutare gli effetti di Netflix ci vorrà del tempo, in attesa anche delle contromosse degli altri broadcast, vecchi e nuovi. L’unica certezza è che ci attendono anni di grande dinamismo dal punto di vista televisivo e della distribuzione cinematografica.

Non si possono non nominare le web series, che dall’essere una piccola nicchia si stanno sempre più affermando come contenuti curati e ben realizzati, che iniziano a riscuotere anche l’approvazione di attori e personaggi dello spettacolo che in più di un’occasione hanno deciso di collaborare e che in alcuni casi hanno anche evaso i confini del web per entrare, con più o meno successo, nei circuiti più classici della televisione (come è successo per il Terzo segreto di satira e i The Jackall) e del cinema, con l’uscita del primo film di “The Pills” il prossimo 21 gennaio.

Se pensiamo a Facebook nel 2015 non possiamo non parlare di Gianni Morandi. Il nostro Gianni nazionale è diventato una vera e propria icona del web e con i suoi selfie, le sue frasi semplici e piene di banale bontà ci ha conquistato ci strappato qualche sorriso. E poco importa se dietro quelle foto si nasconde un social manager. Sulla sua scia, ma con modalità e linguaggi diametralmente opposti a quelli di Gianni Morandi, nella seconda parte dell’anno, un’altra figura si è affacciata con discreto successo nel mondo social, quella di Vittorio Sgarbi. Così come sono rimaste costanti le elucubrazioni quotidiane di Selvaggia Lucarelli, lei da tempo un abituè del mondo social

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Gianni Morandi – foto di FB

Il 2015 ci ha lasciato anche importanti cases history per quanto riguarda il management e la comunicazione delle crisi aziendali. Innanzitutto il caso Wolkswagen, che l’ha fatta da padrone a settembre, ma anche l’epic fail di novembre del pandoro Melegatti, guardando in casa nostra.

Non possiamo chiudere questa carrellata di ricordi senza pensare al cinema, soprattutto in un anno così ricco. Partendo dall’ en plein di Birdman agli Oscar, passando per la primavera della grande regia italiana (Sorrentino, Moretti e Garrone), fino al grande successo del (meraviglioso) cartone Disney Inside Out ad inizio autunno e all’anniversario figurato di Ritorno al futuro. Ma, chiaramente, l’evento dell’anno cinematografico, quantomeno per la clamorosa rilevanza mediatica, è stato Star Wars. Non ricordo, personalmente, casi così eclatanti e duraturi come quello del nuovo film della saga di George Lucas; un fenomeno che ha coinvolto in maniera trasversale tutti i discorsi mediali e gli ambienti della comunicazione, dalla televisione ai social network, all’advertising, con epic win, anche in questo caso, divertenti e in molti casi letteralmente geniali.

loreal

Campagna stampa di L’oreal presa dal sito del brand

Se ci guardiamo indietro ci accorgiamo che è stato un anno ricco di avvenimenti. Noi di CIMOinfo abbiamo deciso di non addentrarci nelle faccende politiche, nelle cronache e nelle tante tragedie che ci hanno scosso durante questo difficile 2015 e che continuano a condizionare i discorsi pubblici e privati fuori e dentro i media, ma un ricordo, anche se scontato e indiretto, va anche a tutto quello che ci stiamo lasciando dietro con questa fine dell’anno.

Digital, media, social network, comunicazione. Un anno intenso, e una fine dell’anno già proiettata al 2016. Noi di CIMOinfo ci saremo con tante novità e con l’impegno di dirvi la nostra su quello che circonda il nostro mondo.