IL LANCIO DEL MOZZICONE

Quanti mozziconi di sigaretta ti capita di vedere per terra durante il giorno? Io ho provato a farci caso e li ho visti davvero ovunque: sui marciapiedi, nelle piazze, davanti casa, in spiaggia, nel mare, letteralmente ovunque. Persone noncuranti del pericolo che possono causare, si divertono a praticare un nuovo sport: il tiro del mozzicone.

Tutte le parti di un mozzicone di sigaretta sono dannose per l’ambiente: il filtro è realizzato in acetato di cellulosa plastica che ci mette dai 15 ai 400 anni per decomporsi in microplastiche, ovvero, piccoli pezzi di plastica, che si deteriorano, fino a diventare invisibile all’occhio umano, nonostante ciò, non spariscono, anzi rappresentano una minaccia per la biodiversità marina e quindi anche per l’essere umano. I pesci, infatti, scambiandole per cibo, le ingeriscono e in questo modo risalgono la catena alimentare fino ad arrivare all’uomo. Per non parlare delle 7.000 tossine che si trovano nella sigaretta. Per citarne solo alcune: arsenicopiombocromoramecadmiobenzene e naturalmente la neurotossina nicotina. La pioggia lava via queste tossine dai filtri abbandonati sul suolo, inquinando così l’acqua che passa nelle fognature, nei fiumi e che infine arriva nel mare.

Re-Cig S.r.l. è una start-up che raccoglie e ricicla i mozziconi di sigaretta per trasformarli in materiale vergine da utilizzare per produrre nuovi oggetti. è l’unico impianto in Europa e l’unica azienda autorizzata in Italia a riciclare questo rifiuto.

Come avviene il processo? 

Possiamo suddividere le fasi della lavorazione del rifiuto in 4 grandi step:

  • La prima fase è la setacciatura e prevede l’eliminazione di tutte quelle componenti che non fanno parte del mozzicone come cenere, residui di tabacco ed eventuali rifiuti estranei.
  • Il secondo step è il lavaggio. Questo processo avviene mediante una vasca di lavaggio con acqua a temperatura tra i 60/80°. L’acqua di lavaggio, dopo esser stata eliminata dalle particelle di carta, viene raccolta e inviata presso un’azienda specializzata nella depurazione di acque.
  • La terza fase è l’essiccazione e consiste nello stazionamento dei filtri in un essiccatore per polimeri per una durata che varia dalle 5 alle 8 ore ad una temperatura di 80°.
  • La fase finale, miscelazione a caldo. Consiste nel passaggio in un miscelatore termico chiuso ad una temperatura di circa 200°, da cui si ottiene un conglomerato plastico che poi verrà granulato per ottenere delle pezzature omogenee.

L’obiettivo di Re-Cig è quindi quello di divulgare promuovere una nuova cultura in merito ai temi di riciclo e recupero di questo pericoloso rifiuto inquinante.

Siate educati e civili! I mozziconi buttateli negli appositi contenitori e non per terra: ricordatevi che non siamo proprietari del mondo, ma ne siamo custodi. Rispettatelo!

Clelia Setti