Il 18 novembre 2022 sono usciti Pokémon Scarlatto e Violetto per Nintendo Switch ma numerosi creators e fan si lamentano sui social. Le critiche sono davvero legate soltanto all’open world, alla scadente qualità tecnica e ai glitch?
La saga videoludica Pokémon è una dei capisaldi di casa Nintendo. I primi due giochi: Pokémon Rosso e Pokémon Verde per Game Boy uscirono nel 1996 e furono un vero successo. I giochi Pokémon nel tempo si sono “evoluti” in diverse console e meccaniche di gioco (2D, 3D e ora l’open world). Il target è sempre stato quello dai 7 anni in su, ma nel tempo l’età del pubblico è salita.
Che cosa sta succedendo ora nei social?
Non è una novità che, dopo l’uscita di un nuovo gioco dei Pokémon, la panoramica tra i fan che ne parlano su Twitter, Tik Tok, Instagram e Youtube non è delle migliori. Per Scarlatto e Violetto le lamentele principali si concentrano su glitch ed errori tecnici: secondo la percezione dei fan sembra che non sia stato ben implementato l’open world. Le opinioni di macro e nano influencer sono divise in due, come spesso accade in questi casi. C’è chi, da fan affezionato alla saga, sorvola sui problemi tecnici e si gode con piacere il nuovo acquisto e chi invece solleva aspre critiche considerando eccessivo il prezzo pagato di 60 euro ed accusando altresì la presenza di errori tecnici che disturbano l’immersione del giocatore.
Sono stati pubblicati articoli sulle richieste di rimborso o di recesso al preordine del gioco e non mancano poi i commenti di utenti che, dopo aver visto i bug, affermano di non voler comprare Scarlatto e Violetto e di attendere una revisione.
Nonostante l’età minima per giocare sia dai 7 anni in su, macro e nano influencer sono ragazzi e ragazze ultra diciottenni, che possiedono le capacità e le competenze per trattare di videogiochi e avere così un gran numero di follower sui social.
I social pullulano di fan “nostalgici”, giocatori che hanno iniziato da piccoli e che ancora oggi sono fedeli alla saga. Lo deduciamo anche dal marketing che Nintendo ha fatto con Scarlatto e Violetto. Nella descrizione del gioco sul sito ufficiale è scritto che Scarlatto e Violetto sono «un’avventura open world adatta a giocatori di tutte le età!»
Il rammarico più grande dei nostalgici sembra rivolto non solo ai bug ma piuttosto al generale calo di qualità rispetto ai precedenti prodotti. Implementazioni tecnologiche scadenti, una narrazione poco originale, una difficoltà di gioco che si abbassa sempre di più, Pokémon sempre meno creativi.
Le vendite dei giochi, Scarlatto e Violetto, nonostante le contestazioni, sembrano andare bene ed entrambi restano uno dei migliori lanci della Nintendo; tuttavia alcuni dei giocatori più affezionati riferiscono di non essere interessati all’acquisto dei titoli futuri.
Di base sono cambiati gli interessi delle nuove generazioni. Oggi la maggior parte dei bambini, che si collocano nella fascia d’età dai 7 ai 12 anni, preferisce la modalità multiplayer alla narrazione avvincente e alla difficoltà.
I nostalgici dovranno purtroppo convivere con questa realtà: le peculiarità delle precedenti generazioni Pokémon non sono la priorità della casa videoludica e dei bambini di oggi. Dunque resta ai nostalgici (e ai loro gusti) decidere se il prezzo da pagare è davvero troppo alto per ciò che viene loro offerto.
Alessandra Belli