IL GUERRILLA MARKETING O IL MARKETING GENTILE: QUAL è LA STATEGIA VINCENTE?

Negli ultimi anni si è tanto sentito parlare di Guerrilla Marketing, ma al giorno d’oggi è ancora la strategia migliore da utilizzare?

Il Guerrilla Marketing è una forma di comunicazione pubblicitaria nata negli anni ’80 da Jay Conrad Levinson.

In quegli anni le aziende più grandi detenevano il comando, perché più avevano budget e più spazi pubblicitari potevano acquistare. In un mondo così competitivo coloro che hanno cercato di creare una nuova arma, di inventare delle nuove regole erano i cosiddetti “guerriglieri”.

L’aspetto caratterizzante del Guerrilla Marketing è l’effetto sorpresa, che punta sulla memorabilità del messaggio favorendone il passaparola a un costo minimo rispetto ai media tradizionali. Le risorse fondamentali sono mentalità e creatività.

Oggi, però, proporre in modo insistente i propri prodotti sembra non funzionare più. La mossa vincente per i brand è entrare nelle conversazioni, capire il cliente e accoglierlo con toni “gentili”. Le persone devono ricordare la marca, sentirsi parte di essa e richiamarla alla mente nel momento in cui hanno un bisogno da soddisfare; per questo si parla di marketing gentile.

Il marketing gentile è una forma di comunicazione incentrata sull’awareness del brand, in grado di trasmettere i propri punti di forza e i propri valori attivando strategie che puntano alla relazione con i consumatori.

La base per impostare una strategia di marketing gentile è lavorare sui valori del brand così da entrare in punta di piedi nella mente del consumatore.

Levissima, per esempio, ha lanciato una campagna social in cui, tramite post che forniscono consigli su come raggiungere i propri obiettivi quotidiani, sfrutta la tecnica del marketing gentile.

“Ti sei prefissato di fare jogging tutte le mattina, ma appena suona la sveglia l’unica cosa che vorresti fare è rigirarti dall’altra parte e continuare a dormire? Metti un paio di scarpe da corsa ai piedi del letto e sarai più motivato”, “Ti sei posto un obiettivo ma non hai la costanza di raggiungerlo? Fallo diventare una sfida con un amico, l’agonismo che è in te ti spronerà ad impegnarti di più”, questi sono due dei post pubblicati sulla pagina Facebook di Levissima.

È importante, quindi, per il brand porsi allo stesso livello del consumatore, e farlo sentire parte di esso. Il Guerrilla Marketing non è la strategia giusta da utilizzare in questo momento, ma non è detto che in futuro non possa ripresentarsi come soluzione.

Chiara Pilati