COPENAGHEN E IL SEGRETO DI UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE 

Una pianificazione urbanistica all’avanguardia, lo sviluppo di una rete dei trasporti efficiente e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili hanno permesso alla capitale danese di aggiudicarsi il massimo punteggio del Global Green Economy Index e diventare la città più verde al mondo.  

Se da tempo, le grandi metropoli si stanno impegnando a ridurre al minimo le emissioni, causa i continui cambiamenti climatici, la forza della città di Copenaghen è stata quella di muoversi d’anticipo

Come tutti i casi di successo, anche la capitale danese è stata vittima di una serie di momenti critici nel corso della sua storia. Si ricorda un terribile nubifragio, nel luglio del 2011 che in pochissime ore ha causato danni per milioni di euro. La città si è trovata in una situazione mai vista in precedenza e il sistema di smaltimento delle acque piovane non era all’altezza per resistere all’enorme acquazzone.

Da quel momento, l’amministrazione della città ha deciso di autotutelarsi, elaborando un piano per prevenire questo tipo di incidenti e, infatti, sono stati studiati nuovi sistemi di tubazioni e gran parte degli asfalti delle diverse piazze sono stati sostituiti da un manto erboso, il quale, nei momenti di innalzamento del mare o nei periodi di forti piogge, si trasformeranno in bacini idrici.  

La preoccupazione per l’ambiente è stata da sempre un tema rilevante, tanto da istituire un piano di sostenibilità, che pone l’obiettivo di far diventare la Danimarca il primo paese al mondo ad impatto zero entro il 2025.  

Ciò sarà possibile grazie all’implementazione di una politica visionaria, che ha come focus principale quello di contrastare il cambiamento climatico. Il piano è suddiviso in tre fasi, ognuna delle quali verte su quattro principi:  

  • consumo energetico; 
  • efficienza energetica; 
  • mobilità;  
  • iniziative dell’amministrazione comunale.  

Attualmente siamo giunti all’ultima fase e i risultati ottenuti sono decisamente soddisfacenti perché di fatto le emissioni sono state ridotte dell’80%.  

Il governo danese ha istituito importanti fondi per lo sviluppo tecnologico in ottica di valorizzazione del territorio per la costruzione di un sistema di trasporti carobn neutral, come la nuova M3 Cityringen, una linea metropolitana completamente automatizzata attiva 24 ore su 24, nonché la realizzazione di un enorme area ciclabile, lunga più di 350 km che collega tutte le aree della capitale, tra cui boschi, parchi e spiagge.  

Il tema della sostenibilità è fortemente ancorato all’immaginario collettivo cittadino, basti pensare che l’utilizzo delle biciclette è aumentato rispetto a quello delle automobili del 68% negli ultimi anni. Ogni giorno vengono percorsi circa 1.340.000 km, nonché il 45% degli spostamenti ogni anno, avvengono in sella a questo mezzo.  

Ogni giorno, la bicicletta è il mezzo preferito dagli abitanti: 9 danesi su 10 ne possiedono una, in media il 24% dei lavoratori si reca sul posto di lavoro in bicicletta, ed il 44% degli studenti utilizzano le due ruote per raggiungere scuole o università.  

Sono anche state create delle “autostrade ciclabili”, per garantire uno scorrimento più veloce del traffico e lungo il tragitto è possibile trovare colonne con attrezzi per la riparazione, ma anche fermate di pullman o tram, in modo da combinare l’utilizzo di entrambi i mezzi.  

Il segreto che ha reso possibile queto sviluppo sostenibile è sicuramente legato alla genuinità e alla trasparenza degli abitanti, fortemente sensibilizzati dal tema della sicurezza, sia personale ma anche ambientale e delle infrastrutture. Questo ha permesso alla capitale danese di aggiudicandosi nel 2021, la nomina di città più sicura al mondo, raggiungendo il punteggio di 82.4 nel Safe Cities Index, davanti a Toronto, Singapore, Sydney e Tokyo.  

Francesco Schiavone