The Brand Called You, 25° anniversario

Ci sono autori che, per l’acutezza dell’ingegno, paiono quasi profeti. A distanza di due settimane esatte da ora—martedì dopo ferragosto— sarà l’ultimo giorno di Agosto, e sarà anche il 25° anno dalla stesura di una pietra miliare per la letteratura sul personal branding. 

Il 31 agosto 1997, infatti, Tom Peters regalava al mondo uno scritto che riconoscere pionieristico è ingiusto: troppo poco. La statura non si misura dall’ampiezza di vedute, chi guarda più lontano degli altri spesso non vede nulla di utile: il futuro è sempre pronto a prenderci alle spalle. Invero, il carattere preconizzante di alcune opere è dettato dalla attenta e scrupolosa analisi della punta dei propri stivali e spesso chi azzecca cosa si trova sotto di essi nel momento in cui guarda saprà dirci anche cosa calpesteranno in futuro.   

Tom Peters non poteva immaginare la nascita di Facebook, né l’avvento del 5G, però 25 anni fa ha scritto una cosa dal titolo The Brand Called You che ancora oggi risulta attuale nella misura in cui la realtà descritta si sta compiutamente realizzando solamente adesso.

Per chi volesse, l’articolo è ancora integralmente consultabile sul sito web del noto mensile statunitense Fast Company: all’epoca in cui l’articolo venne redatto e poi pubblicato l’autore era già noto al grande pubblico per un’altra opera di indiscutibile valore, In Search of Excellence (1982), scritta a quattro mani con Robert Waterman jr

Ma come ci insegna la sua lezione, già prima di essere uno scrittore aveva avviato un’azienda: era infatti CEO della Me Inc., nonché headmarketer del brand YOU. Già, perché ognuno di noi deve necessariamente guardare a sé stesso come il proprietario e direttore esecutivo di sé stesso, perché noi siamo, e tu sei, un brand. Parrebbe una frase fatta, o una frase ad effetto, peraltro di poche pretese e già desueta da un lungo esercizio, se non fosse che, nello stile dell’autore tutto si compie solo con la pratica applicazione. Il successo “mainstream” del suddetto libro era dovuto proprio al fatto che venivano esplicitate modalità di problem solving a bassissimi costi operativi congiuntamente all’implementazione delle capacità decisionali a tutti i livelli dell’azienda. Parimenti, The Brand Called You si struttura come una vera e propria guida alla auto-realizzazione del nostro brand: l’autore pone 5 quesiti:

Cosa ti rende diverso?

Qual è il tuo campo?

Qual è il tuo vero potere?

Cos’è la fedeltà per te?

Quale sarà il tuo futuro?

Per chi ne avesse l’interesse e le capacità, rispondere a queste domande potrebbe rivelarsi tutt’altro che pleonastico e riservare buonissime sorprese a chi intraprende questo personalissimo percorso, per cui con quanto scritto vogliamo estendere l’invito a mettervi in gioco!

Giulio Montagner