NUOVI APPROCCI E NUOVE REALTÀ : UNILEVER E LA PROGETTAZIONE INTELLIGENTE

Spesso i designer tendono a prendere in considerazione un “utente medio” verso il quale indirizzano la progettazione di prodotti e servizi. La società odierna tende a identificare questo “utente medio” con la figura del maschio caucasico, abile ed eterosessuale, proprio come accade nella progettazione.

Il design è la conseguenza di una serie di decisioni:

  • Quale gamma cromatica usare?
  • Qual è la migliore disposizione degli elementi per lo user-flow?
  • Cosa succede quando l’utente compie un’azione?
  • Che feedback indirizza quel tipo di animazione?
  • Qual è il mood più giusto da utilizzare?

I migliori designer considerano fondamentale avere la capacità di prendere decisioni per conto dei propri utenti, al fine di ottimizzare il più possibile il prodotto o servizio che si sta offrendo al pubblico. Per far ciò si avvalgono di approcci progettuali che consentono di guidare il processo di progettazione indagando bisogni e desideri degli utenti.

Nasce il ‘’designing to the edges’’ che, invece di considerare l’individuo medio o minimo comune denominatore, si riferisce agli estremi”, ai bordi, con lintenzione di ottenere risultati flessibili, versatili e adatti a più persone possibili, incorporando considerazioni sulle caratteristiche, sui tratti, sulle abilità e sugli interessi umani, prestando attenzione ai singoli individui e rifiutando l’idea che le cose siano progettate per una “persona media” ma puntando all’ottimizzazione del risultato finale per più persone possibili.

Un’articolo redatto da Kantar sull’argomento afferma che “Molti Brand sono ancora spaventati per agire, preoccupati di alienarsi le simpatie della propria audience o di come possa reagire il pubblico. Non riescono ancora ad individuare lopportunità commerciale, riscontrando solo prospettive di miglior percezione o vantaggi morali.” 

Sono molti i brand che cercano di orientare il loro operato verso questa direzione. Un caso eclatante è quello di Unilever, che nel giugno 2016 ha intrapreso un nuovo percorso a livello aziendale su come presentare le donne nelle sue pubblicità e si è impegnata a proporre una visione più progressista dellidentità femminile nelle proprie attività di comunicazione dimostrando come la valorizzazione delle donne e la parità di genere hanno un impatto positivo sulla crescita e sul progresso della società e dell’economia, riuscendo così a dichiarare orgogliosamente che oggi il 44% dei suoi manager è donna

L’obiettivo che Unilever si è posta è quello di valorizzare l’operato di 5 milioni di donne entro il 2020 supportando iniziative come la campagna HeForShe delle Nazioni Unite o il Global Goal sulla parità di genere e proponendo attività di workshop centrate sulla Gender Balance che si interpone nell’ottica della collaborazione tra pari diventando un’opportunità e una fonte di vantaggio.

In definitiva, per offrire a uomini e donne prodotti, servizi, comunicazioni efficaci, i designers hanno bisogno di comprendere le predisposizioni inconsce che potrebbero stravolgere la loro prospettiva, riconoscere, interrogarsi e far leva sulla differenza tra i tipi di bisogni e desideri che gli uomini e le donne hanno al giorno d’oggi. Le opportunità e la responsabilità di migliorare la vita delle persone sviluppando nuove soluzioni in linea con l’innovazione, il progresso tecnologico, i cambiamenti sociali, i bisogni e le caratteristiche di entrambi i generi, potrebbe portare il lavoro dei progettisti a un livello superiore permettendogli di apportare un cambiamento e di lasciare un segno nella società.

Anita Carpinteri