Paris, je t’aime, un film collettivo del 2006, per promuovere un’immagine veritiera della città di Parigi, spesso descritta in modo estremamente stereotipato. Come indica il titolo, il film è un atto d’amore verso la capitale francese: il fil rouge dell’opera è proprio l’amore, declinato in tutte le sue forme.
Alcune grandi città – Parigi, New York, Londra, Los Angeles e molte altre – sono raccontate, nei prodotti audiovisivi e letterari, in modo idealizzato e ridotte a determinati e precisi stereotipi.
Così, Parigi è la città dell’arte e dell’amore, in cui il turista può muoversi tra la Tour Eiffel e Notre Dame, masticando un pain au chocolat mentre osserva i meravigliosi – e mai troppo sorprendenti – panorami che la città offre, formati da lunghe schiere di caratteristici tetti in ardesia e dai bateau-mouche, che percorrono la Senna. L’idea di questo film nasce dunque dall’esigenza di contrapporre a questa visione idealizzata un’altra rappresentazione di Parigi.
Il progetto è iniziato nel 2000 ed è stato ultimato nel 2006. Numerosi registi vi hanno partecipato, realizzando 18 cortometraggi della durata di circa cinque minuti, ciascuno dei quali è ambientato in un diverso arrondissement di Parigi.
Le storie presentate sono molto diverse tra loro e ritraggono personaggi ordinari: una giovane mamma di periferia che accudisce un altro neonato in un quartiere benestante, due ragazzi di religioni diverse che fanno amicizia, un rappresentante di cosmetici che cerca di vendere i suoi prodotti in un salone gestito da una donna asiatica. Tutti questi individui agiscono sotto la guida dell’amore, che ovviamente è declinato in modo molto differente a seconda della storia.
I luoghi esplorati dal film non sono soltanto quelli più celebri, anzi. Lo spettatore viene accompagnato in luoghi che rappresentano la vera Parigi, al di là dell’immagine idealizzata che se ne ha solitamente.
L’immagine che emerge di Parigi è quella di una metropoli multietnica, con molte differenze sociali e religiose tra i suoi abitanti; una città in cui non sempre è tutto perfetto e romantico come siamo abituati a pensare. Parigi è una città viva, moderna e in continua evoluzione, che conosce molte realtà diverse e le accetta come parte di sé, della propria identità.
Possiamo quindi continuare a considerare Parigi la città dell’amore, a patto di cambiare ciò che intendiamo con il concetto stesso di quest’ultimo: quello che viene presentato in Paris, je t’aime è infatti un amore semplice, a volte crudo e ingiusto, a volte passeggero, ma che tiene in vita lo spirito – quello vero – della meravigliosa Parigi.