Ogni anno, la Notte degli Oscar è l’evento più atteso dagli amanti del cinema di tutto il mondo. La sua storia iniziò parecchio tempo fa, infatti il primo premio Oscar venne assegnato nel maggio del 1929. L’Oscar è conosciuto anche come Academy Award, proprio perché viene conferito dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences (AMPAS). Si tratta di un’organizzazione onoraria costituita dai big del cinema, personaggi dello spettacolo chiamati a votare le migliori pellicole dell’anno passato.
La prima preziosa statuetta dorata, simbolo per eccellenza della cerimonia, venne dunque consegnata nel 1929, in occasione dell’allora denominato “Academy Awards of Merit”. La celebrazione si svolse nell’Hotel Roosevelt di Hollywood e durò in totale solamente 4 minuti e 22 secondi, con una copertura mediatica pari a zero. I presentatori furono Douglas Fairbanks e William C. deMille, che parlarono ad un pubblico di soli 250 spettatori (paganti).
Nessuno si sarebbe mai immaginato che sarebbe stato l’inizio di una storia di grande successo.
Le notti degli Oscar collezionano numerosi momenti che sono passati alla storia: ad esempio quando, nel 1999, Roberto Benigni vinse il premio come miglior attore protagonista con La Vita è bella; o la consegna del primo premio ad una donna come miglior regia (Kathryn Bigelow nel 2009); o quando finalmente Leonardo Di Caprio nel 2016 (con alle spalle 22 anni di carriera e 5 nomination) vinse l’Oscar come miglior attore grazie al film The Revenant.
I film che hanno vinto in assoluto più statuette (ben 11) sono Ben-Hur (1960), Titanic (1998) e Il Signore degli Anelli – Il ritorno del Re (2004). L’Italia vanta il primato come paese con più premi (14 statuette per l’esattezza) per miglior film stranieri.
Il famoso evento si è sempre adeguato e si è sempre affiancato agli accadimenti mondiali. Durante la Seconda Guerra Mondiale, ad esempio, le statuette vennero prodotte esclusivamente in gesso perché il metallo era necessario per combattere i nazisti. Inoltre, quando del 1939 la prima attrice afroamericana di nome Hattie McDaniel vinse un premio Oscar, si dovette sedere in una zona privata del teatro a causa della segregazione razziale. Un altro esempio più contemporaneo è in riferimento alla 93° edizione, posticipata di un mese a causa dell’emergenza Covid-19.
Anche l’ultima edizione non sono mancati diversi aggiornamenti: visto il buzz mediatico causato ogni anno dal grande evento, si è deciso di dare la possibilità agli utenti di Twitter di votare un film che sarebbe diventato il “Fan Favorite”. È stato infatti possibile esprimere la propria preferenza sia sul website dell’Academy sia su Twitter con l’hashtag #OscarsFanFavorite. A vincere questo premio e anche l’Oscar “Cheer Moment” è stato Zack Snyder con Army of Dead.
Vincere un Oscar per chi lavora nel mondo del cinema è un sogno che bisogna cercare di realizzare perché, come disse John Wayne, “Se vivi abbastanza a lungo e sei in grado di parlare, un Oscar puoi sempre vincerlo”. Tuttavia, la notte degli Oscar, nelle sue varie edizioni, ha vissuto alti e bassi, anche in termini di ascolti, i quali, nell’ultimo periodo, sono scesi parecchio. Si è deciso dunque di cercare di coinvolgere il pubblico anche attraverso un social network, conferendo loro potere di decisione. Questa scelta è in linea con la tendenza generale a rendere gli eventi crossmediali e quindi cercare di ingaggiare il pubblico tramite diversi canali. Quest’anno gli ascolti hanno infatti visto una lenta ripresa rispetto ad un anno fa, e sarà interessante vedere quali saranno le prossime strategie per migliorare e tornare ai vertici di un tempo.