Il brand Italiano Valentino ha da poco lanciato la sua collaborazione con Levi’s, realizzata appositamente per offrire al pubblico una visione ecologica e migliorata del fashion design.
Precisamente, il 28 aprile è stata rilasciata l’intera collezione, dove Valentino si impegna nella reinterpretazione dei jeans “boot cut” Levi’s del 1969. I partner scelti per la produzione sono NET-A-PORTER e MR PORTER, due interessanti brand appartenenti all’industria tessile sostenibile.
Ciascun jeans della collezione costituisce un pezzo unico, un misto perfetto di riciclo e alta moda. La base di ogni denim è un jeans 517 Levis vintage precedentemente indossato, a cui vengono poi aggiunti nuovi dettagli e rifiniture.
Ad ogni pezzo è affidata un’etichetta che riporta il numero di produzione, in modo da ricalcare la scarsa disponibilità; basta pensare che sono stati realizzati e messi in commercio solo 517 unità in tutto il mondo.
Lo slancio verso la sostenibilità
Di seguito, la dichiarazione rilasciata da Libby Page, la Senior Market Editor di NET-A-PORTER: “La collaborazione Levi’s® for Valentino è senza dubbio il denim più desiderabile da possedere in questa stagione. Adoriamo il modo in cui Pierpaolo Piccioli ha reinventato lo stile senza tempo 517 per renderlo fresco e attuale. È una risposta immediata e intelligente a ciò che il nostro cliente desidera in questo momento e siamo entusiasti di essere il partner globale esclusivo per il lancio.”
L’idea di combinare l’alta moda con un rinnovato spirito sostenibile dimostra quanto il mondo del fashion si stia evolvendo anno dopo anno.
Sono sempre di più le persone che smettono di acquistare il cosiddetto “fast fashion”, concentrando i propri risparmi in pochi pezzi ma di ottima qualità e quanto più ecologici possibile. L’obiettivo è quello di dimezzare gli spaventosi numeri della produzione di plastica affidata al fashion, cercando di fermare il tutto prima che sia troppo tardi.
L’evoluzione è dietro l’angolo e Valentino sembra aver capito che questa è la strada giusta in cui investire, soprattutto se si vuole provare ad attirare l’attenzione del pubblico più giovane e solitamente riluttante ai brand “classici”.
Giulia Polli