CHE FINE HA FATTO SARA?: UN THRILLER DAI MILLE COLPI DI SCENA

Che fine ha fatto Sara? è una serie Netflix messicana diretta da José Ignacio Valenzuela e si articola intorno a un drammatico incidente che ha causato la morte della giovane Sara.

Con il titolo originale ¿Quién Mató a Sara? (“Chi ha ucciso Sara?”), la serie racconta di Alex Guzmán (Manolo Cardona), fratello di Sara (Ximena Lamadrid), ingiustamente condannato a trent’anni di reclusione per l’omicidio della sorella. Dopo 18 anni in carcere ottiene, però, uno sconto di pena e viene rilasciato. Carico di rabbia e sete di vendetta, potrà finalmente mettere in atto il suo piano per vendicare la propria famiglia.

Questo thriller, sviluppato su dieci episodi, vuole indagare che cosa si nasconda davvero dietro un mondo di finzione e segreti, cercando di smascherarne la realtà. Alex dovrà lottare, grazie anche all’aiuto di un’aspettata alleata, contro l’intera ricca e potente famiglia Lazcano, proprietaria di una serie di casinò locali.

In questa serie non mancano sicuramente intrighi, bugie, misteri e drammi familiari, in un rimando continuo tra realtà e apparenza, passato e presente. Ogni puntata, infatti, alterna il presente a frequenti flashback, che aiutano lo spettatore a ricostruire i pezzi del complicato puzzle.

Sebbene la domanda all’interno del titolo originale stesso sembri trovare una risposta fin da subito, il dispiegarsi della vicenda mostrerà come non tutto è sempre quello che appare. La vicenda della morte di Sara non è chiara, nel corso della narrazione lo spettatore sarà portato a dubitare di chiunque. Anche lo stesso Alex, deciso e sicuro fin dall’inizio, comincerà a vedere delle crepe nella sua teoria, arrivando a dover rivedere le proprie congetture.

Il clima di mistero e perplessità si riflette sull’ambiente stesso, per il quale è stata scelta una fotografia dai toni cupi e scuri, caricando così di tensione le sequenze di violenza. Il genere si mescola tra il thriller e la soap opera, con elementi tipici della serialità latina, attraverso le vicende complesse della famiglia e le esagerazioni, tanto nella vicenda, quanto nella teatralità dei personaggi. I livelli narrativi, così come quelli temporali, sono molteplici e sembrano intrecciarsi perfettamente tra di loro. Il tutto, inoltre, viene arricchito dal clima sentimentale che ripercorre ogni episodio.

Sebbene non si trovi una risposta definitiva e certa su chi sia realmente l’assassino, ognuno apparirà agli occhi non solo degli spettatori, ma anche degli altri protagonisti, come colpevole di qualcosa. Nessuno sembra davvero innocente, tra tradimenti ed azioni criminali.  

Il colpo di scena finale getterà nuove ombre e dubbi non solo sull’intera vicenda, ma sulla stessa figura di Sara, mostrandone un lato nascosto ed anticipando una futura seconda stagione.

Elisa Bo