“DISTRIBUZIONE IBRIDA”: TERMINA IL MONOPOLIO DEL CINEMA SULLE PRIME VISIONI

L’industria cinematografica ha sofferto più di altre la pandemia di Covid-19. Tra sale chiuse e ritardi nelle produzioni, il 2020 è stato definito “l’anno nero del cinema”. Ancora oggi la situazione appare piuttosto incerta ed è difficile prevedere quando (e se) si tornerà alla normalità.

Non sorprende, quindi, che tra le multinazionali che hanno risentito maggiormente degli effetti della pandemia ci siano la Warner Bros. e The Walt Disney Company. Con la chiusura dei parchi a tema e i ritardi nelle produzioni cinematografiche, i due colossi dell’entertainment mondiale hanno subito ingenti perdite economiche. Per far fronte alla situazione drammatica, le due major statunitensi hanno puntato tutto sullo streaming, fonte principale di guadagno durante il lockdown.

Costrette a concentrarsi sulle piattaforme di streaming, le aziende ne hanno esplorato ogni potenzialità, attuando strategie che potrebbero rivoluzionare per sempre il mondo del cinema. In particolare, la strategia della “distribuzione flessibile” messa in atto dalla Warner ha aperto la strada a quella che potrebbe diventare la nuova frontiera dell’home entertainment.

A fine 2020, la casa di produzione statunitense aveva annunciato che tutti i film previsti per il 2021 sarebbero stati resi disponibili contemporaneamente nei cinema e in streaming (su HBOMax, il servizio streaming di WarnerMedia). E così è stato.

A debuttare con la nuova modalità “ibrida” è stato Wonder Woman 1984, sequel del primo capitolo dedicato alla supereroina dell’Universo DC, interpretata da Gal Gadot. Di fronte a tale soluzione, la Disney non ha voluto essere da meno e qualche settimana fa ha annunciato che Black Widow, l’attesissimo film della quarta fase del Marvel Cinematic Universe con protagonista Scarlett Johansson, sarà disponibile simultaneamente nelle sale e in streaming. La pellicola, che uscirà nei cinema il 9 luglio 2021, sarà visibile anche su Disney+ tramite “Accesso Vip”, che prevede il pagamento di un sovrapprezzo rispetto al costo dell’abbonamento canonico. La Casa di Topolino, che aveva già sperimentato con successo la strategia dell’“Accesso Vip” in occasione del rilascio del live action Mulan, seguirà quindi le orme della Warner.

Si tratta di una scelta che lascia spazio a tanti interrogativi sul futuro delle sale cinematografiche. Questa modalità “ibrida” sarà mantenuta anche dopo la fine della pandemia? Le persone continueranno ad andare al cinema se potranno godersi le prime visioni direttamente dal divano di casa? La situazione appare ancora troppo incerta per poter rispondere.

Negli ultimi anni abbiamo assistito all’ascesa delle piattaforme di streaming, preferite da molti per i vantaggi che offrono in termini di comodità, accessibilità, flessibilità e costi, e il lockdown potrebbe aver consolidato definitivamente questa abitudine. Infatti, il Covid-19 sembra aver accelerato in modo significativo tendenze già in atto, costringendo le aziende ad adattarsi rapidamente al nuovo scenario. Pertanto, se da una parte non ci sono dubbi che il cinema possa giocare ancora un ruolo molto importante, la sensazione è che l’home entertainment possa ricevere un’attenzione sempre più ampia ed esclusiva anche dopo la fine della pandemia.

D’altra parte, c’è chi non potrebbe mai rinunciare a quelle poltrone rosse, all’odore dei pop corn, alle luci che si spengono. Per moltissime persone andare al cinema rappresenta molto più che “vedere un film”: si tratta di un’esperienza a tutto tondo, un momento di magia ed evasione, un luogo che permette di immergersi per qualche ora in un’altra realtà. Inoltre, in un tempo in cui la pandemia ci ha costretti a mantenere le distanze, il cinema appare più che mai un’occasione di ritrovo, un momento di condivisione, un evento collettivo che nessuna piattaforma di streaming potrà mai eguagliare.

L’home cinema potrà davvero avere la meglio sulle sale cinematografiche? Il cinema tradizionale è giunto ai titoli di coda? Non ci resta che aspettare e vedere.

Virginia Cipriani