“ELEMENTARE, WILSON”: DOTTOR HOUSE COME SHERLOCK HOLMES

Da un lato, una serie cult. Dall’altro, un personaggio immortale. Se l’investigatore Sherlock Holmes sfodera tutto il suo ingegno per combattere i criminali, il dottore Gregory House è un maestro nella diagnosi delle patologie più improbabili. Ma quanti aspetti hanno davvero in comune le storie di questi due personaggi?

Il successo senza tempo di Dr. House – Medical Division

Ormai si sa: esistono serie che, nonostante siano andate in onda più di dieci anni fa, permangono nell’immaginario collettivo e lo plasmano, fungendo da elemento di coesione tra le generazioni. È questo il caso di prodotti come Dr. House – Medical Division, conosciuto a volte semplicemente come Dr. House o House MD. La trama narra delle vicende in cui sono coinvolti il dottore Gregory House (interpretato da Hugh Laurie) e i suoi colleghi di lavoro, tutti impegnati ad aiutare i pazienti dell’ospedale a guarire dai più rari disturbi clinici. Greg (così viene chiamato dalle – pochissime – persone con cui è in confidenza) è un individuo solitario, dal carattere difficile, dipendente dagli analgesici (il Vicodin in particolare) per sopportare il dolore provocato da un infarto agli arti (in particolare, alla gamba destra) subito anni prima rispetto al periodo temporale in cui è ambientata la storia. Il suo tratto distintivo? Il bastone che si porta sempre appresso per poter camminare.

La serie è andata in onda per la prima volta nel 2004 e si è conclusa, dopo otto stagioni e 177 episodi, nel 2012. Grazie a Netflix, che l’ha ospitata fino al 2018, e a Sky, che la propone ora sotto forma di box set, House MD ha visto di nuovo la luce e si è fatta strada tra diversi segmenti di pubblico. Non è da sottovalutare poi la presenza dal 2017 di The Good Doctor, altro dramma che vede come protagonista il giovane Shaun Murphy, chirurgo autistico affetto da sindrome del savant, il quale, proprio come House, ha la fama di essere un prodigio della medicina, ma fatica a relazionarsi con chi gli sta attorno per via della sua condizione. Entrambe le serie sono state ideate da David Shore.

Infine, House MD si collega facilmente allo scenario attuale per via dei numerosi (e voluti) parallelismi tra la figura di Greg e quella di un altro personaggio immortale: Sherlock Holmes.

Parallelismi fra menti eccelse: qualche spunto di riflessione

Forse non tutti, durante la loro prima visione di House MD, hanno colto l’intenzione dei creatori di avvicinare la figura del medico scorbutico a quella dell’investigatore londinese. Se non dovesse bastare la somiglianza nella pronuncia dei cognomi a far sorgere qualche dubbio, la caratterizzazione di House e la sua amicizia con un certo James Wilson (reminiscente di John Watson, non a caso dottore anche lui) aiuteranno sicuramente a far luce su questo aspetto: proprio come Holmes, House è dotato di un intelletto superiore alla norma, non si interessa della vita sociale, entra in confidenza con pochissime persone, si affida alle droghe e alla musica per evadere dalla realtà e non desidera intrattenere relazioni sentimentali (al contrario di Wilson). Non è dunque un caso che, nell’undicesimo episodio della quinta stagione, si faccia riferimento a un’immaginaria Irene Adler, donna che House avrebbe salvato e di cui si sarebbe poi follemente innamorato.

Naturalmente, le analogie non finiscono qui: nonostante la serie non sia ambientata in Inghilterra, Greg abita al numero 221 di Baker Street. Ma per evitare di addentrarsi nel pericoloso territorio degli spoiler per chi fosse interessato a recuperare la serie alla luce di queste evidenze e spunti di riflessione, forse sarebbe meglio limitarsi a concludere l’articolo così come è stato aperto, con un sereno (ma mai davvero pronunciato) “Elementare, Wilson”.

Chiara Ambrogio