Siete alla ricerca di un medical drama che vi tenga incollati allo schermo e che allo stesso tempo vi faccia sospirare d’amore? L’Allieva è ciò che fa per voi!
L’Allieva è una serie tv italiana prodotta da Endemol Shine Italia in collaborazione con Rai Fiction; trasmesso in prima visione nel 2016 e ora disponibile su RaiPlay, lo show registra ottimi dati di share, tanto che alla prima stagione ne segue una seconda, ancora più riuscita della prima, che conquista oltre il 20% di share e una media di più di 5 milioni di spettatori a puntata. Il successo di pubblico riscosso è tale che è stata confermata anche una terza e ultima stagione che dovrebbe vedere la luce nella seconda metà del 2020.
La serie si basa sulla raccolta di romanzi best seller di Alessia Gazzola e dipinge con semplicità le vicende di Alice Allevi (Alessandra Mastronardi), studentessa di medicina che non riesce a capire quale sia la sua strada. Il momento di epifania arriva per lei in seguito alla morte della badante di sua nonna e all’incontro con il medico legale Claudio Conforti (Lino Guanciale): Alice decide di seguire le sue orme e si iscrive all’istituto di medicina legale, dove diventa parte di una simpatica e disfunzionale squadra di specializzandi supervisionata proprio da Claudio. Tra esami e varie autopsie disposte dalla procura, grazie alla sua natura perspicace Alice finisce per collaborare più spesso di quanto dovrebbe con l’investigatore Calligaris, aiutandolo a scovare i colpevoli dei casi che si trova fra le mani.
In questo cocktail di ingredienti non può ovviamente mancare un appassionante intreccio amoroso e due fazioni per cui tifare: Alice è infatti al centro di un triangolo che vede ai poli opposti Arthur Malcomess, idealista e bohémien, caratterizzato dallo spirito libero di un artista, e il fascinoso Claudio, la cui attitudine cinica e razionale nasconde invece un’inaspettata sensibilità, da cui Alice si ritrova suo malgrado ad essere attratta.
Per questi motivi L’Allieva si configura come una serie a metà strada “tra il giallo e la commedia sentimentale”, in cui l’aspetto procedurale si affianca alla componente romantica, mentre l’elemento thriller non viene mai veramente approfondito. Si tratta di una struttura narrativa semplice e piuttosto ricorrente nella produzione audiovisiva italiana, un po’ alla Don Matteo, per intenderci, ma L’Allieva si conquista un proprio posto al sole con un tocco di leggerezza e di modernità tutto nuovo, condito da un pizzico di ben calibrata ironia, che è riuscito a vincere le resistenze anche dei più giovani. Infine, il successo della serie si deve anche e soprattutto alla protagonista, personaggio a cui è impossibile non affezionarsi: maldestra e curiosa, determinata e sognatrice, Alice è un prototipo femminile in cui molte donne e ragazze possono rispecchiarsi, senza per questo scadere nei soliti stereotipi.
L’Allieva può dunque essere considerata come un riuscitissimo progetto che è riuscito a portare quella ventata di freschezza e novità che tanto mancava nel panorama seriale italiano.