Freud è la nuova serie Netflix che nelle ultime settimane ha attirato la curiosità di centinaia di spettatori, diventando fin dalla data di rilascio (il 23 marzo) uno dei contenuti più popolari sul servizio streaming: un vero e proprio successo!
Freud è stata creata in collaborazione con ORF, la principale emittente televisiva austriaca, dove era già andata in onda prima di arrivare in streaming. Incentrata sul padre della psicoanalisi, Sigmund Freud, la serie, a metà tra crime e genere storico, è ambienta nella Vienna di fine Ottocento e si caratterizza per l’atmosfera cupa e allo stesso tempo bohémien. Il racconto pone l’attenzione sulla vita misteriosa ed intrigante del giovane neurologo affascinato dall’ipnosi (interpretato dall’attore austriaco Robert Finster) che, usando le proprie risorse intellettuali, indaga su brutali crimini che avvengono in città. L’horror prevarica su tutto e Freud ci viene mostrato come un arguto detective.
Nonostante i titoli degli episodi (Isteria, Trauma, Sonnambulo, Totem e Tabù, Desiderio, Regressione, Catarsi, Soppressione) e l’incipit, che mostra il tentativo di applicare un concetto chiave della teoria psicoanalista, ci possano far pensare ad una biografia fedele, ma in realtà non è così. Infatti, a coloro i quali è familiare la vita dello psicoanalista, appare subito chiaro ed evidente che la serie non sia un tradizionale biopic: il vero Freud non ha mai utilizzato le sue teorie per scoprire la verità su delitti o casi irrisolti, come invece racconta la fiction. Stando a quanto ha dichiarato il regista, Marvin Kren, la trama è stata romanzata volutamente per attrarre un pubblico giovane e moderno. Tuttavia il racconto, mostrando i luoghi più oscuri dell’animo umano, fa emergere perfettamente il tema dell’inconscio, che è il cardine delle teorie dello studioso.
Un aspetto che sembra basarsi sulla vita reale del medico psicoanalista è la figura di Fleur Salomé (Ella Rumpf), una medium sensitiva che nella serie aiuta Freud a risolvere i casi. Secondo alcuni critici questo personaggio potrebbe essere ispirato ad una donna realmente esistita, Lou Andreas-Salomé, amica e confidente di Freud. Infatti, come ha scritto lui stesso in una lettera, nonostante questa persona non fosse una medium aveva un’innata capacità di entrare perfettamente in sintonia con gli altri e di capirli meglio di quanto sapessero fare loro stessi.
Un’altra curiosità sulla serie è che, contrariamente a quanto si possa pensare, non è stata girata nella capitale austriaca: il set è stato ricreato in Repubblica Ceca, nei pressi della capitale Praga. Questa città è stata scelta volutamente dal regista poiché, a differenza di Vienna, negli anni ha mantenuto un fascino antico, senza subire grandi rinnovamenti.
Freud si è rivelata essere una scommessa vinta per Netflix e nonostante la produzione della seconda stagione non sia ancora stata confermata, le premesse fanno ben sperare in un rinnovo della serie.
Valentina Dottori