CAREER PATH 2020: IL CORPORATE COMMUNICATION MANAGER

In occasione del Career Path 2020, ho intervistato Lodovico Priori, Corporate Communication Manager per il Gruppo Adecco Italia che ha raccontato com’è arrivato a ricoprire il ruolo di manager e ha svelato alcuni aneddoti sulla sua carriera.

Oggi si parla di percorsi di carriera. Com’è arrivato a ricoprire questo ruolo?

Dopo essermi laureato in Lettere ho cominciato a cercare stage e master in giornalismo, mi piaceva molto scrivere e ho avuto la fortuna di essere chiamato per un colloquio da stagista da Barabino & Partners, una società italiana che si occupa di comunicazione corporate classica. Qui è cominciata la mia gavetta, nel 2008 c’era tanta carta stampata, i social non erano ancora uno strumento d’informazione ed era fondamentale intrattenere rapporti con i giornalisti. Nel 2013 arrivò l’opportunità di Adecco che era un’azienda totalmente diversa da quella che conosciamo oggi.

Quali sono le sue principali mansioni?

Mi occupo di tutto quello che riguarda la comunicazione interna ed esterna, qualsiasi tipo di comunicazione passa dal sottoscritto, lavoro a stretto contatto con i brand manager. La comunicazione interna non può essere insegnata ma viene appresa sul campo, per fare il mio mestiere bisogna saper necessariamente scrivere passando da uno stile all’altro. La diretta su Facebook, che si è rilevata uno stratagemma vincente per la comunicazione interna, ha risolto tanti problemi, coinvolgendo un gran numero di utenti a costo 0 e in tempo reale. Nelle attività di media relation e di comunicazione esterna non opero da solo ma posso contare sull’agenzia che mi aiuta a diffondere informazioni e comunicati stampa: Adecco è una vera e propria macchina di comunicazione. Infine sono da 6 anni responsabile di un progetto che si chiama CEO1Month, progetto corporate indirizzato ai giovani talenti. Mi occupo anche di gestire i social network per il mio amministratore delegato, uso Twitter e Linkedln all’esterno e Facebook all’interno.

La sua giornata tipo:

La mia giornata inizia alle 07.30 quando controllo la rassegna stampa di Adecco e non so precisamente quando finirà, molto spesso lavoro per 12 ore anche se non continuative. Collaboro con l’Amministratore Delegato e posso ricevere chiamate in qualsiasi momento della giornata tuttavia mi reputo molto fortunato perché faccio un lavoro che mi piace e mi soddisfa.

Come pensa possa evolversi la sua professione nel futuro?

La comunicazione non morirà mai, le aziende dovranno sempre comunicare quello che fanno, che sia      online o offline, che sia su Instagram o Tik Tok. Senz’ombra di dubbio la carta stampata ha perso importanza, sono morte moltissime testate giornalistiche ma più di un futurologo ha affermato che il mestiere della comunicazione ci sarà sempre, l’intelligenza artificiale non potrà mai automatizzare chi svolge questo ruolo. Sicuramente bisogna prestare attenzione all’evoluzione della comunicazione ma è difficile prevedere cosa potrebbe accadere tra 5 anni, un influencer che un mese è sulla cresta dell’onda, il mese dopo può scomparire nel nulla, il futuro rimane un grande punto interrogativo.

Quali sono le soft skill fondamentali per la sua professione?

Essere multitasking, dover balzare da un tema all’altro in un breve periodo, sapersi relazionare con le persone, continuare a persistere, non arrendersi mai e soprattutto sapersi adattare a certe situazioni. Il mercato del lavoro è cambiato e continuerà a cambiare, se non mi fossi adattato alle esigenze dell’azienda non avrei mai ricoperto il mio ruolo strategico. Infine è fondamentale il problem solving, trovare le soluzioni migliori per l’azienda nel più breve tempo possibile.

Un consiglio per chi ambisce a ricoprire il suo stesso ruolo?

Bisogna essere pronti a qualsiasi necessità, bisogna saper dove cercare, è fondamentale leggere e informarsi e non sottovalutare nessuna opportunità lavorativa.

Elena Giovanna Caggia