DISNEY+ È SBARCATO NEGLI USA

Vi avevo già parlato in un mio precedente articolo che la famosa multinazionale statunitense The Walt Disney Company aveva annunciato il lancio di un nuovo servizio streaming on-demand verso fine 2019 prima negli Stati Uniti e poi oltreoceano.

Come promesso Disney+ è stata resa effettivamente online negli Stati Uniti proprio il 12 novembre 2019 con un ricco catalogo di film, serie TV e documentari. Vediamo insieme il successo che ha avuto negli Usa e che cambiamenti rilevanti ha portato.

Disney+ ha già avuto un grande successo e dopo neanche due giorni dal lancio contava oltre 10 milioni di iscritti. L’annuncio della Disney arriva dopo che Apptopia ha riferito che l’App Disney+ è stata scaricata più di 3,2 milioni di volte. Per l’azienda è stato un risultato straordinario e inaspettato in quanto si aspettavano di raggiungere 60 milioni di iscritti in tutto il mondo entro il 2024, e a giudicare da questi primi dati, è molto probabile che gli obiettivi vengano raggiunti più velocemente.
Addirittura il giorno del debutto Disney+ ha avuto qualche problema di natura tecnica: molti utenti non riuscivano ad accedere al catalogo dei contenuti proposti. Sugli schermi compariva la scritta “impossibile connettersi a Disney+” accompagnata da personaggi come Ralph Spaccatutto, Topolino e Pluto nel tentativo di rendere l’intoppo meno frustrante.

Gli analisti hanno attribuito l’ondata di numeri di abbonamento alla vasta portata della società e al portafoglio medio, che è cresciuto esponenzialmente dopo la fusione Disney-Fox Entertainment.
Il prezzo che Disney+ offre è di 6.99 dollari al mese, un prezzo nettamente inferiore rispetto a quello di Netflix. Una strategia molto efficace è stata quella di offrire Disney+ gratuitamente per un anno se si intende scegliere come operatore telefonico Verizon. Questo evidenzia come Disney+ stia cercando di essere il più competitivo possibile nel mondo dello streaming.
La compagnia dominante in questo momento è proprio Netflix, con poco più di 135 milioni di abbonati e un addebito di $ 12,99 al mese, quasi il doppio di quanto richiesto dalla Disney.

Walt Disney ha creato il suo primo film d’animazione ‘Alice’s Wonderland’ nel 1923, il che significa che questa compagnia è nel settore dell’intrattenimento da circa 96 anni. Questa esperienza dimostra che Disney possiede il know-how per promuovere, coinvolgere il pubblico, commercializzare e sviluppare i suoi contenuti per una audience globale.

Né Netflix né Amazon Prime Video possono eguagliare l’esperienza pura della Disney o la sua associazione a lungo termine con il pubblico. Considerando come Disney+ sia stato in grado di attirare il pubblico sin dalla sua giornata di lancio, è evidente che l’esperienza ha avuto un ruolo importante nel suo successo.

Al momento, Disney+ contiene il 20% in meno di contenuti rispetto a Netflix. L’app di streaming Disney attualmente trasmette circa 7.500 episodi di vecchi e nuovi programmi TV e 500 film, ma quando si tratta qualità vs quantità Disney+ ha un chiaro vantaggio.
Nelle aree di streaming su più dispositivi e aggiunte di profili, Disney+ risulta essere il servizio più generoso: puoi eseguire lo streaming su un massimo di quattro dispositivi contemporaneamente e aggiungere fino a sette profili. 

Per l’Italia non resta che aspettare il 31 marzo 2020 per scaricare la nuova piattaforma Disney Plus. Il web si è già scatenato per l’arrivo di contenuti molto interessanti come la serie di High School Musical e il revival di Lizzie McGuire che saranno disponibili solo su Disney+.

Maria Teresa Marioli