“Perché è tanto difficile essere come il resto dello Stormo Jon?”
“Voglio solo sapere cosa posso fare e cosa non posso fare per aria, tutto qui. Voglio soltanto sapere”
Il protagonista di questo splendido romanzo firmato Richard Bach è un gabbiano diverso da tutti gli altri gabbiani che vivono con lui e fanno parte dello stormo Buonappetito. Jonathan non si limita, infatti, alla monotona routine dei suoi simili che, ogni giorno, si impegnano soltanto nella ricerca di cibo, ma pensa che la sua esistenza sia un dono, un dono che non può essere sprecato.
Tutti i gabbiani utilizzano la loro capacità di volare esclusivamente per raggiungere le barche dei pescatori e procurarsi il pasto giornaliero; essi non sfruttano la propria capacità e non la coltivano per raggiungere un nuovo sapere, un sapere che porta ad una consapevolezza vitale, proprio quella di cui è invece alla ricerca Jonathan. Egli decide di distaccarsi dai suoi pari per condurre un’esistenza differente, una modalità di vivere che possa essere per lui sempre più stimolante e che lo accompagni nella scoperta delle proprie passioni.
Nel romanzo, infatti, il gabbiano protagonista non si preoccupa dei doveri che dovrebbe affrontare nei confronti dello stormo ma si concentra sul proprio allenamento in volo, convinto che le sue ali e il suo corpo possano dargli di più, possano essere per lui non solo un semplice mezzo ma il fulcro della propria esistenza. Decide così di volare tutti i giorni per tutto il giorno, spingendosi oltre le proprie capacità, sforzandosi al massimo per migliorare la tecnica in aria e diventare così un vero viaggiatore, esperto e impavido.
Adotta un comportamento del tutto opposto a quello del suo stormo che, per questo motivo, decide di allontanarlo bandendolo per sempre, condannandolo e discriminandolo. Jonathan non si perde d’animo e inizia così un lungo viaggio, un viaggio in cui respira finalmente la libertà di poter essere sé stesso, un’opportunità per scoprire la gioia del volo acrobatico e varcare i confini della sua esistenza; in altri mondi, incontra gabbiani simili a lui, che nutrono nel profondo la voglia di sfidare ognuno le proprie capacità.
Con questo romanzo, Richard Bach ci vuole far capire che ognuno di noi deve coltivare non solo le proprie passioni ma cercare di migliorare e implementare quelle che sono le nostre capacità. Bisogna saper spingersi oltre a quella che è la semplice routine, bisogna provare ogni giorno a fare un passo in avanti, cercando di capire fino a che punto il nostro corpo e la nostra mente possono arrivare.
Non c’è mai un punto di arrivo, c’è sempre un punto di partenza!
Alessandra Sala