Un aspetto da non trascurare sono le citazioni bibliografiche in nota. Quali sono le fonti delle vostre ricerche? Chi ha affermato ciò che state riportando nel vostro testo? indicare le fonti è importante per evitare il plagio. La prof.ssa Roberta Carpani qui di seguito ci illustra come scrivere in modo corretto le note a più di pagina.
ASPETTI REDAZIONALI
Da subito, fin dalla prima ricerca sull’OPAC ( http://opac.unicatt.it/) nel sito http://www.sbn.it o nel sito dell’ISTAT o dove vi capiterà di dover indagare, abituatevi a prendere appunti precisi. Vi eviterete l’obbligo di rifare strade già battute per reperire il dato che avete scordato, per es. l’anno di edizione o il sottotitolo del volume.
I libri devono essere citati in nota; così pure i siti. Costruiranno inoltre la vostra bibliografia.
Quindi ricordate la forma principale di citazione di libri e documenti:
# CITAZIONI BIBLIOGRAFICHE NELLE NOTE
Le citazioni bibliografiche devono essere complete di tutti gli elementi, cioè:
- a) nome puntato e cognome dell’Autore in maiuscolo;
- b) titolo dell’opera in corsivo;
- c) luogo di pubblicazione;
- d) nome dell’editore;
- e) data di pubblicazione;
- f) numero dell’edizione, quando non è la prima, con numero arabo in esponente alla data (es.: 19323);
- g) eventuale indicazione del volume con cifra romana;
- h) rinvio alla pagina (p.) o alle pagine (pp.) (le pagine in numerazione romana andranno in maiuscolo);
- l) i suddetti elementi vanno separati tra loro da una virgola.
VOLUME MONOGRAFICO DI UNO O PIÙ AUTORI. ESEMPI
- ZORZI, Il teatro e la città. Saggi sulla scena italiana, Torino, Einaudi, 1977, pp. 76-78 e note.
- D’ANCONA, Origini del teatro italiano, Torino, Loescher, 18912, vol. I, pp. 241-253.
# CITAZIONI BIBLIOGRAFICHE NELLE NOTE: ARTICOLO SU PERIODICO
Per gli articoli su periodico (rivista, settimanale o quotidiano) segnare, come sopra, nome dell’Autore e titolo dell’articolo, il titolo della rivista tra virgolette in basso, con le seguenti indicazioni disposte in quest’ordine:
- a) eventuale serie, in cifra romana, con l’abbreviazione s.;
- b) annata o volume della rivista in cifra romana;
- c) anno solare della pubblicazione della rivista in cifra araba fra parentesi tonde;
- d) pagina o pagine dell’intero articolo e col segno interpuntivo di due punti (:) la pagina o le pagine che interessano.
ARTICOLO SU PERIODICO. ESEMPI
CRUCIANI, Prospettive della scena: le “Bacchidi” del 1531, in L’invenzione del teatro. Studi sullo spettacolo del Cinquecento, a cura dello stesso, numero monografico di «Biblioteca teatrale», 15/16 (1976), pp. 49-69.
QUADRI, La voce di Carmelo: un tesoro ritrovato, recensione a C. BENE, Hamlet suite, «La Repubblica», 23 luglio 1994.
# CITAZIONI BIBLIOGRAFICHE NELLE NOTE: ARTICOLO IN VOLUME MISCELLANEO, CATALOGO DI MOSTRA, O ATTI DI CONVEGNO. ESEMPI
MOLINARI, Le lingue del teatro, in Il Patalogo diciassette. Annuario 1994 dello spettacolo. Teatro, Milano, Ubulibri, 1994, pp. 141-163.
PETRIOLI TOFANI, La scena teatrale, in Rinascimento da Brunelleschi a Michelangelo. La rappresentazione dell’architettura, a cura di H. MILLON e V. MAGNAGO LAMPUGNANI, catalogo della mostra, Milano, Bompiani, 1994, pp. 529-538.
BOLZONI, Oratoria e prediche, in Letteratura italiana, III. Le forme del testo, II. La prosa, Torino, Einaudi, 1984, pp. 1041-1074: 1041-1053.
GUARINO, Prospettive dello spettacolo religioso nell’Italia del Quattrocento, in Esperienze dello spettacolo religioso nell’Europa del Quattrocento, a cura di M. CHIABÒ e F. DOGLIO, Atti del XVI convegno del Centro Studi sul Teatro Medioevale e Rinascimentale (Roma, 17-21 giugno 1992), Roma, Torre di Orfeo, 1993, pp. 25-58.
# CITAZIONI BIBLIOGRAFICHE: LEMMI GIÀ CITATI
1- Quando in una nota si citano più opere del medesimo autore, oppure un saggio all’interno di un’opera del medesimo autore, invece di ripetere il cognome si usa IDEM (maschile) o EADEM (femminile): L. ZORZI, Ferrara: il sipario ducale, in IDEM, Il teatro e la città. Saggi sulla scena italiana, Torino, Einaudi, 1977, pp. 3-59.
2- Quando in due note immediatamente successive si cita lo stesso lemma, senza possibilità di equivoco, si indica con Ibidem, lo stesso lemma e la stessa pagina, e con Ivi, p. 12 (ad esempio), lo stesso lemma ma a una pagina diversa.
3- Un’opera già citata in nota precedentemente andrà segnalata con il cognome dell’Autore senza l’iniziale, una parte abbreviata del titolo (che abbia senso), l’eventuale vol. e il numero delle pagine: ZORZI, Ferrara: il sipario ducale cit., pp. 7-22.
# BRANI RIPORTATI
I brani riportati di una certa lunghezza vanno composti in corpo minore nel testo, rientrati, senza virgolette, senza puntini all’inizio e alla fine e staccati dal testo da un a capo.
brani riportati brevi vanno, invece, inseriti nel testo fra doppie virgolette in basso (« »). Se detti brani contengono, a loro volta, altre citazioni, queste vanno contraddistinte con virgolette doppie in alto (“ ”). Eventuali omissioni dei brani riportati saranno indicate con tre punti fra parentesi quadre […]: «Galilei, in una lettera del 1611, afferma […] che il reale è del tutto estraneo ai criteri umani di razionalità. Un uomo, egli scrive, avrebbe regolato i movimenti delle sfere celesti “secondo le prime et più rationali proporzioni”»2. Il numero della nota va inserito prima della punteggiatura che chiude la citazione.
# ACCENTAZIONI
Per l’accentazione attenersi al criterio corrente: sempre l’accento grave (città, è, costì, più); l’accento acuto solo su e chiusa (perché, poiché, giacché, affinché, testé). Naturalmente nei brani dialettali va rispettata l’accentuazione fonetica.
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