MOZZA: intervista con l’autrice ed attrice Claudia Gusmano

Per il prossimo appuntamento con la rassegna teatrale Palco Off, Claudia Gusmano ci accompagna tra le onde di una storia dal sapore marittimo con Mozza, scritta e interpretata dall’attrice stessa. Ecco quello che l’attrice, apparsa più di una volta in televisione in serie come Don Matteo e Il Segreto dell’Acqua, ci ha raccontato.

Da quanto tempo fa teatro? Come ha cominciato questa avventura?

Faccio teatro da quando ho 18 anni ed ho cominciato per gioco in quarta ginnasio al liceo. Ho capito subito che quello era il mestiere che avrei voluto fare per tutta la vita.

Di cosa parla Mozza? Lei è anche autrice e regista, come ha approcciato la resa attoriale del testo in questo caso? E quali sono le difficoltà o gli stimoli di questo tipo di esperienza?

Lo spettacolo parla di una ragazza che vive in mare perché le viene diagnosticato una sorta di mal di mare “terrestre” che le impedisce di vivere sulla terra ferma, e che scopre, una volta salita sul peschereccio, di non avere un timone a disposizione. Inizia allora il suo viaggio alla ricerca di una “propria direzione”. Non ho pensato molto alla recitazione, ho solo raccontato con urgenza quello che avevo dentro. Le difficoltà maggiori risiedono sicuramente nell’auto-direzione: noi attori pecchiamo sempre un po’ di presunzione quando intraprendiamo questo genere di ruolo autoriale-recitativo. Io ho deciso di farlo perché stavo per raccontare una parte profonda di me. Probabilmente avrò peccato anche io come gli altri…ma in fondo se non ci si butta, che piacere c’è? Lo stimolo è proprio quello di confrontarsi con una nuova scommessa.

Cosa significa per lei il mare? Ha qualche legame particolare con i temi trattati dalla pièce?

Il mare per me è tutto, è il mio tormento e il mio balsamo. Vengo da una famiglia di marinai, il peschereccio di mio padre si chiama come la mia compagnia di teatro, Briglia d’Oro. Devo tutto ai miei marinai, questo spettacolo è per loro.

Che cosa spera possa trasmettere questo spettacolo al pubblico?

Spero forza e tenerezza. Io provo questo quando prendo per mano Mozza.

Che consigli ha per uno studente interessato ad approcciarsi al mondo del teatro?

Consiglio di trovare una buona motivazione per farlo, l’urgenza di comunicare, di raccontare storie, di scoprirsi, di sentirsi forti come le montagne ed un secondo dopo terribilmente ridicoli. Consiglio di approcciarsi con amore e pazienza, a volte soprattutto verso sé stessi.

Mozza va in scena al Teatro Libero di Milano dal 26 al 28 gennaio. Il costo del biglietto è di 10 euro. Prima dello spettacolo, verrà servito un aperitivo di benvenuto in tema con il contesto siciliano della rassegna.

Giacomo Placucci