Caro CIMER che sa come non prendersi sul serio, la paura si nutre di suggestioni: più la nascondiamo e più cresce a dismisura. Quelle che sto per raccontarti sono le storie che mi hanno tenuta sveglia la notte, perché rimbombavano nella mia testa senza che le raccontassi ad anima viva. Ora, parlandone con voi, sembrano quasi scomparire… Halloween è alle porte e voglio consigliarti tre libri che ti tormenteranno la notte.
Impossibile notare i palloncini rossi che inondano il web: IT è tornato sul grande schermo con il suo sequel. La storia racconta di un gruppo di ragazzini – soprannominato “il Club dei Perdenti” – che lotta contro Pennywise, misteriosa creatura che si nutre di bambini e può assumere molteplici forme, tra cui le paure delle sue vittime. Ma si saranno sbarazzati per sempre del demone che infesta la città di Derry? Un libro che non ti farà vedere più Ronald McDonald con gli stessi occhi…
Leggendo questo romanzo sarete convinti di avere i genitori migliori del mondo, se non lo pensate già. In casa di Coraline ci sono tredici porte che permettono di entrare e uscire da stanze e corridoi. Ma ce n’è anche un’altra, la quattordicesima, che dà su un muro di mattoni. Cosa ci sarà oltre quella porta? Un giorno Coraline scopre che al di là della porta si apre un corridoio scuro, e alla fine del corridoio c’è una casa identica alla sua, con una donna identica a sua madre. O quasi.
Il Pupazzo Parlante – R.L. Stine
Chiudiamo in bellezza con un libro di una collana che credo tutti abbiano letto o che almeno conosciamo per gli adesivi a fondo pagina: Piccoli Brividi. Questo libro mi ha perseguitata per anni: Si tratta del primo libro in cui compare il personaggio del malefico pupazzo Slappy, antagonista di alcuni successivi libri e destinato a diventare uno dei personaggi più famosi della serie Piccoli brividi. Ancora ricordo il tonfo dei passi sulle scale quando il pupazzo andava di notte a trovare le due bambine. Questo master di Piccoli Brividi, seppure una collana per ragazzini, rivela la paura più profonda in tutti noi: non essere ascoltati dagli ‘adulti’ e dover fare i conti con le proprie paure, da soli.