Si è finalmente tenuta la tanto attesa prima lezione del seminario tenuto da Alberto Redighieri e Valerio Moccia sull’arte del video making.
La regola base per scattare una buona fotografia con il proprio smartphone è semplice: tenere il proprio apparecchio in orizzontale. Facile no?
Dopotutto viviamo in un mondo in cui chiunque può diventare un fotografo, e questo grazie allo sviluppo sempre più avanzato delle fotocamere dei nostri smartphone. Una via verso cui tutti i produttori si stanno dirigendo, da Samsung alla Apple (l’iPhone 7 ha ben due fotocamere) passando per Huawei che addirittura, per il suo modello P9, ha stretto una partnership con la celebre casa di macchine fotografiche Leica.
Eppure usare lo smartphone orizzontalmente per scattare una buona foto non è così scontato. Perché se da una parte gli ultimi modelli ci garantiscono una resa professionale, dall’altra siamo immersi nella logica di Snapchat e Instagram stories, che ci obbligano a “postare” riprendendo tutto tenendo lo smartphone verticalmente. Se infatti la ripresa orizzontale è d’obbligo per avere una buona foto o per girare un video da postare su youtube (dove altrimenti l’immagine sarebbe affiancata da due fastidiose strisce nere), non è affatto naturale quando si usa lo smartphone, e dunque anche quando esso viene usato per guardare video di altri utenti. Non risulta naturale proprio perché la maggior parte del tempo lo smartphone viene utilizzato in posizione verticale. Ed ecco che le riprese verticali, tabù da sempre, con Snapchat diventano onnipresenti. Ma anche l’app del fantasmino ha deciso di evolversi. Nel settembre 2016 lancia gli “Spectacles”, degli occhiali “smart” che permettono agli utenti di girare video, sempre di 10 secondi, ma con un campo di 115 gradi per le riprese.
Instagram, invece, nell’agosto 2015 ha deciso di abbandonare il suo classico formato quadrato, per lasciare spazio alla pubblicazione anche di foto orizzontali e verticali. E se da un lato questo aggiornamento ha lasciato scontenti gli affezionati del formato 1:1 che rappresentava l’identità del social stesso, dall’altro gli appassionati di fotografia si son sentiti liberi di poter lasciare nel formato rettangolare classico le loro foto migliori.
La verità è che gli smartphone saranno sempre più utilizzati quali dispositivi fotografici, e questo è dimostrato dal fatto che già nel 2012 il TIME utilizzò come foto di copertina un’immagine scattata con un iPhone, e nel 2015 il film Tangerine viene totalmente girato con un iPhone 5S.
Per questo motivo anche case storiche di accessori fotografici, in primis Manfrotto, si stanno adeguando al trend creando prodotti specifici per smartphone: per permettere agli aspiranti o veri fotografi, di poter fare riprese o scatti professionali in qualunque momento e in qualunque luogo.
L’invito è dunque quello di partecipare alle prossime lezioni, che si terranno giovedì 24/11, venerdì 25/11 e giovedì 1/12, per scoprire molto di più su questo settore così vicino ma così lontano.