BRAND CHE PARLANO ALLE PERSONE: LA FINE DEL CORPORATE VOICE

L’idea che un brand debba parlare “in modo professionale” è uno dei dogmi più duri a morire nel marketing tradizionale. Eppure, nel contesto attuale, è proprio quel linguaggio a generare distanza.

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Coco Chanel

UNA NUOVA ELEGANZA FIRMATA CHANEL

Una donna attiva ha bisogno di sentirsi a suo agio nel proprio vestito”. Questa affermazione, proveniente dalla stessa Gabrielle “Coco” Chanel, racchiude in sè l’anticonvenzionale filosofia del suo stesso marchio, che riflette e, in qualche modo, anticipa la nascente emancipazione femminile dell’epoca. Ma come ha fatto Coco Chanel a diventare un’icona globale, trasformando la sua casa di moda in un simbolo di eleganza rivoluzionaria? 

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Apple - Steve Jobs

APPLE: LA STORIA DI UN MARCHIO RIVOLUZIONARIO

Il vostro computer, il vostro cellulare, probabilmente lo stesso dispositivo da cui state leggendo questo articolo è marchiato Apple. E se anche fino ad ora non ho avuto ragione, sono certa che la maggior parte delle vostre conoscenze abbia almeno un dispositivo con l’iconica mela morsicata. Ma vi siete mai chiesti cosa spinge milioni di persone a mettersi in coda fuori dagli Apple Store ad ogni nuovo lancio di iPhone?

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storytelling

DALLA FUNZIONALITÀ ALL’EMOZIONE: L’IMPORTANZA DELLO STORYTELLING OGGI

Un tempo i brand parlavano solo di prodotto: il focus era sulle performance, sulle caratteristiche tecniche e sulla convenienza di prezzo. Oggi, in un mercato saturo dove esistono centinaia di alternative simili, se non uguali, la vera sfida è differenziarsi

Un modo per farlo è raccontare storie.

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Un debutto da record: il caso Warzone

A seguito del successo di Epic Games grazie a Fortnite spopolato nel 2017, Infinity Ward ha deciso di seguire la stessa strada sviluppando la nuova modalità Warzone, il primo Battle Royale free-to-play della casa videoludica garantendosi il titolo di gioco con il maggiore incasso del 2020 raggiungendo quota di 1,9 miliardi di dollari.

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IL COO EFFECT E LA CINA

L’effetto COO (Country of Origin) si riferisce ad un consumer behaviour che prevede l’attribuzione di un differenziale di valore ad un prodotto, un servizio o un brand a seconda del paese di produzione o provenienza. Ad esempio, come discuteremo più avanti, tendiamo ad associare la qualità ai giapponesi e la precisione agli svizzeri. Ciò significa che i prodotti e i marchi di questi paesi vengono generalmente acquistati o eliminati in base alle nostre percezioni del valore associato a tali paesi. In breve, l’effetto del paese di origine «non è che un’informazione stereotipata di cui si servono i soggetti nei processi di acquisto dei beni» (Mainolfi, 2010).

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