Camminando tra i viali di UC San Diego, può capitare di imbattersi in una casa rovesciata sul tetto di un edificio o in un telefono pubblico che squilla senza motivo. Non è una performance temporanea, ma parte della Stuart Art Collection, una raccolta permanente di opere site-specific disseminate nel campus. La collezione non si limita ad abbellire lo spazio, ma contribuisce in modo diretto alla costruzione dell’identità visiva e culturale dell’università.
A differenza di molte installazioni universitarie puramente decorative, i lavori della Stuart Collection sono pensati per interagire con il contesto. Ogni opera si relaziona all’architettura, al paesaggio o alla vita quotidiana degli studenti.
L’installazione più nota, Fallen Star di Do Ho Suh, è una casa inclinata in cima a un edificio della Jacobs School of Engineering. È diventata un simbolo iconico del campus, fotografata e condivisa ogni giorno da studenti e visitatori.
L’arte diventa quindi un mezzo di comunicazione che parla non solo agli esperti, ma a chiunque attraversi il campus. I messaggi non sono sempre espliciti, ma riescono comunque a stimolare curiosità, dialogo e partecipazione.
In questo modo, l’università si presenta come un luogo aperto, sperimentale, non convenzionale. È un tipo di branding che non passa attraverso slogan o loghi, ma attraverso esperienze visive memorabili.
La forza comunicativa della collezione sta anche nella sua capacità di sorprendere. Le opere si integrano con lo spazio in modo imprevisto: si trovano tra i cespugli, nei sottopassi, o sospese sopra gli edifici. Non seguono un percorso guidato né hanno targhe esplicative vistose.
Questo approccio stimola l’esplorazione e rafforza la percezione del campus come ambiente dinamico e intellettualmente stimolante.
Dal punto di vista della comunicazione istituzionale, la Stuart Art Collection funziona come un asset strategico. Alcune opere sono utilizzate nei materiali promozionali dell’università, nei tour per le matricole e nei contenuti digitali.
I profili social dell’ateneo spesso pubblicano immagini delle installazioni, invitando gli studenti a interagire con esse. L’arte diventa così anche strumento di engagement e di rappresentazione visiva coerente con la missione dell’ateneo.
UCSD riesce così a distinguersi nel panorama accademico non solo per l’offerta didattica o la ricerca, ma anche per la propria estetica e comunicazione.
La Stuart Art Collection rappresenta una scelta precisa: usare l’arte per rendere visibili i valori dell’università, creando uno spazio che non solo si frequenta, ma si osserva, si interpreta e si racconta. In un’epoca in cui ogni istituzione cerca unicità, il campus di UCSD ha scelto di parlare attraverso le sue forme.
Francesca Saporiti
