DA ARTURO MARTINI AD ANDY WARHOL: ALLA GALLERIA CRÉDIT AGRICOLE ITALIA UN VIAGGIO NELL’ARTE DEL NOVECENTO

Lo scorso 25 ottobre a Milano è stata aperta al pubblico la mostra “Da Arturo Martini ad Andy
Warhol. Il Novecento nelle Collezioni Crédit Agricole Italia” alla Galleria Crédit Agricole Italia.

Un’esperienza unica, che ha incuriosito e stupito gli appassionati d’arte e non solo.

La mostra, allestita a Palazzo delle Stelline in corso Magenta 59, ha proposto una selezione di circa sessanta opere, tra pittura, scultura e design, firmate da alcuni dei più importanti e innovativi artisti del Novecento, vere icone di una stagione creativa che ha segnato la storia dell’arte.

Come allievi del percorso didattico CIMO, grazie a uno Smart Goal lanciato in collaborazione con Brandforum.it, abbiamo avuto l’opportunità di visitarla il primo giorno dell’inaugurazione; abbiamo avuto anche l’occasione di mettere alla prova le nostre competenze in materia di valorizzazione comunicativa delle opere d’arte tramite i social media e il digitale in generale.

TRA ARTE E CULTURA

L’esposizione, a ingresso gratuito, si è presentata come un viaggio emozionante, portando alla luce opere di Andy Warhol, Max Ernst, Emilio Vedova, Renato Guttuso, Arnaldo Pomodoro e tanti altri.

“Da Arturo Martini ad Andy Warhol. Il Novecento nelle Collezioni Crédit Agricole Italia” non seguiva un ordine cronologico, ma si sviluppava come una “ragnatela”, intrecciando opere in modo sorprendente all’interno di un’ampia location a forma rettangolare e di straordinaria qualità architettonica: l’ex Refettorio delle Stelline. In particolare, ai due estremi della sala era possibile vedere, da un lato, l’iconica Ultima Cena di Andy Warhol e dall’altro il Cenacolo di Alessandro Pomi.

La mostra ha esposto opere di artisti di rilievo internazionale, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva nella storia dell’arte del Novecento, arricchita dallo spazio minimalista e uniforme dell’ambiente che ha accentuato l’impatto visivo ed emozionale delle opere.

Il percorso espositivo era strutturato in sezioni tematiche e stilistiche, che si intrecciavano tra loro attraverso riferimenti visivi e formali, creando un dialogo fluido tra epoche, stili e colori.

DUE CENACOLI A CONFRONTO

Il confronto tra queste due opere è stato il filo conduttore dell’intera esposizione. Da un lato, Andy Warhol, icona della Pop Art, offriva la sua rilettura dell’Ultima Cena di Leonardo attraverso la celebre tecnica serigrafica, trasformando il capolavoro in una riflessione sulla relazione tra arte e consumismo.

Dall’altro, un “Cenacolo” di Alessandro Pomi, artista friulano, in cui il tema tradizionale viene rielaborato con uno stile che unisce elementi classici e contemporanei, creando un’atmosfera carica di mistero e raccoglimento. Questo misterioso ed enigmatico Cenacolo raffigura un’atmosfera di quiete borghese, dove si trovano sei figure, ognuna assorta nella propria solitudine: cinque uomini seduti attorno al tavolo e una donna (posizionata all’estrema destra del dipinto) sembrano figure scolpite in un fregio disposti in modo lineare e in perfetta armonia.

La mostra – aperta al pubblico ogni venerdì e sabato, dalle 12:00 alle 20:00 – ha avuto grande
successo, tanto da spostare la data di chiusura dal 14 al 21 dicembre 2024.

BRAND E CULTURA

L’idea di questa esposizione artistica del Novecento si è inserita nel piano strategico di Crédit Agricole Italia, che ha come obiettivo principale quello di promuovere arte e cultura nei territori dove la Banca è presente. L’iniziativa fa parte di un progetto più ampio di valorizzazione del patrimonio artistico aziendale.

In attesa di scoprire quali altre iniziative intraprenderà Crédit Agricole in ambito culturale, se siete curiosi di conoscere più da vicino le opere presenti in mostra, date un’occhiata alla galleria digitale di Crédit Agricole Italia!

Maddalena Ortolani, Elena Penazzi, Sofia Sicolo, Denisse Segura Tupac Yupanqui, Emanuele
Todisco