L’intelligenza artificiale è diventata “l’assistente” che ci accompagna nelle azioni di tutti i giorni, a partire dallo shopping online per arrivare agli smartphone con assistenti personali. Anche i social media stanno evolvendo in questa direzione; come l’intelligenza artificiale influenza il modo in cui i social funzionano?

In primo luogo è bene capire cosa intendiamo per intelligenza artificiale (IA), in inglese artificial intelligence (AI); definita dal Parlamento Europeo come «l’abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività».

In pratica, l’obiettivo è insegnare alle macchine a comportarsi come gli esseri umani e, in particolar modo, imitare l’intelligenza umana. 

Il tema dell’IA sta assumendo sempre più rilevanza data la sua diffusione nella quotidianità. Negli ultimi anni gli utenti sui social media sono aumentati notevolmente, così come il tempo di utilizzo medio degli stessi; queste tendenze sono accompagnate dalla necessità di valutare le preferenze degli utenti grazie l’IA. 

L’IA è più attuale che mai. La prova di ciò è dimostrata dall’aumento del suo valore di mercato sui social media da circa 630 milioni nel 2018 a oltre 2 miliardi nel 2023. 

Gli strumenti di intelligenza artificiale supportano diverse funzionalità all’interno dei social media: quali sono le principali?

L’IA è perfetta per la gestione e la creazione di annunci pubblicitari creativi e analogamente per la creazione di contenuti visivi. Tra i modelli di IA più utilizzati per la creazione di contenuti visivi ritroviamo Midjourney e Stable diffusion, sistemi text-to-image. 

Grazie all’intelligenza artificiale è possibile individuare l’influencer più adatto per la pubblicizzazione di una campagna pubblicitaria social. Infatti, l’IA permette di reperire informazioni sugli influencer e, tramite alcuni programmi, è in grado di prevedere se un determinato influencer è in linea con le strategie del marchio per il quale vorrà lavorare. 

Un ulteriore aspetto è fondamentale. Gli utenti social, in particolare di Instagram, desiderano vedere contenuti personalizzati. Con l’aiuto dell’intelligenza artificiale è possibile adottare il sistema content popularity prediction, che analizza gli interessi degli utenti; sulla base di essi, propone contenuti in linea agli interessi dell’utente. 

Tra le altre funzionalità rese possibili dall’IA nel mondo dei social media, ricordiamo la possibilità di rilevare il logo per le campagne dei brand e l’analisi e la taggatura dei dati. 

L’intelligenza artificiale offre opportunità interessanti per i social media. Proprio per questo motivo l’IA sta diventando sempre più preziosa per l’influencer marketing. 

Nonostante ciò, è fondamentale tenere in considerazione i rischi derivanti dal suo sviluppo, tra cui la minaccia alla privacy degli utenti e le modalità attraverso le quali avviene il trattamento di dati sensibili. 

Inoltre, un serio rischio a cui si può andare incontro è l’impersonificazione degli utenti: l’IA può essere usata per la creazione di profili falsi che impersonificano qualcun’altro. A ciò consegue la divulgazione di dati personali sensibili e la diffusione di disinformazione (fake news). 

Cosa fare per ridurre l’insorgere di problematiche, ad esempio, relative alla privacy? 

Risulta essenziale sviluppare algoritmi etici, ossia sistemi in grado di «bilanciare il beneficio degli utenti con la protezione della società nel suo complesso». 

Ilaria Ferrara