Cathy La Torre, nota come Avvocathy (nomignolo nato tra i banchi universitari), è la law influencer più famosa del web. Tra lotte personali e no, è riuscita a crearsi un’immagine fortissima. Scopriamo insieme come.
Cathy è sempre stata determinata, sapeva che l’avvocatura sarebbe stata la sua strada; “l’avvocatura è una tensione interna verso la ricerca della giustizia, è la consapevolezza della sua funzione sociale”, ha dichiarato in un’intervista a Donna Moderna. Di fatti, avvocato lo è diventato per davvero, con una laurea nel 2004 e l’iscrizione all’albo nel 2009, date che non hanno segnato un punto di arrivo, ma di partenza per continuare a formarsi e a qualificarsi sempre più.
Avvocathy è specializzata in diritto antidiscriminatorio, tutela della privacy e diritto delle nuove tecnologie ed è proprio per questo che si avvicina al mondo dei social, luogo di molte, troppe ingiustizie, tra le quali la discriminazione di genere e di orientamento sessuale. Lotta per l’ottenimento dei diritti e il riconoscimento di pari dignità a qualunque essere umano, qualunque sia il suo sesso o il suo orientamento sessuale. A tal proposito, nel 2008 fonda il Centro Europeo di Studi sulla Discriminazione e dal 2010 al 2019 ricopre la carica di vicepresidente del Movimento Identità Trans. Nel 2013 fonda Gaylex.it, una rete speciale riservata agli avvocati e agli attivisti che lottano contro l’omofobia e la transfobia. Infine, nel 2019 lancia la campagna online “Odiare Ti Costa” che offre assistenza legale a chi è vittima di violenza e diffamazioni sul web e che la incorona ufficialmente influencer.
È impossibile non notare l’impegno e la passione di questa donna che ha sperimentato in prima persona discriminazioni e offese legate al suo orientamento sessuale. Nonostante ciò, continua a lottare per ciò in cui crede con ancora più forza, energia e coraggio di quanto non ne avesse all’inizio e ciò è dimostrato proprio dalla campagna “Odiare ti costa”, un progetto onnicomprensivo che ha l’obiettivo di combattere qualsiasi incitamento all’odio e ogni tipo di hate speech. L’idea si struttura in un sito web per mezzo del quale le vittime di violenza sui social possono segnalare quanto accaduto ed essere seguite nel loro percorso di giustizia. Allo stesso tempo, il progetto promuove un corretto uso delle parole e del linguaggio e opera per una sensibilizzazione al corretto uso dei social. Grazie a questo suo impegno, Cathy La Torre ha vinto il primo premio nella categoria “Professionisti Pro Bono” ai The Good Lobby Awards del 2019.
Il suo impegno nel sociale però non si esaurisce in quanto detto ma si spinge anche oltre, promuovendo una sorta di format in cui la legge viene spiegata in modo semplice e diventa contenuto fruibile e comprensibile da tutti, anche da chi non mastica il linguaggio giuridico o da chi non possiede una quantità di informazioni tali da permettere la corretta comprensione di un determinato argomento.
Avvocathy interagisce fortemente e in maniera costante con il proprio pubblico, attraverso tutti gli strumenti che i social le permettono di utilizzare. Si promulga per aiutare e sostenere giuridicamente gli utenti dalle piccole problematiche quotidiane a questioni più complicate e delicate, anche semplicemente tramite il box delle domande.
Oltre a fornire sostegno dal punto di vista giuridico e legale, Cathy ha la capacità di fare informazione e di farla bene: anche in questo caso, usa un linguaggio accessibile a tutti riuscendo ad arrivare ad un pubblico molto ampio. Un esempio recentissimo è la questione Russo-Ucraina, spiegata dalla A alla Z ripercorrendo le tappe più importanti di una situazione geopolitica molto complicata.
Avvocathy è un ottimo esempio di come saper usare i social in maniera corretta possa essere un beneficio per la società e di come, se si crede veramente in qualcosa, a piccoli passi si possono vincere delle lotte che sembrano perse già in partenza.