MILANO MOVIE WEEK: UN VIAGGIO MULTIMEDIALE

Tornare ad assistere a un evento accademico in presenza, in un’aula accogliente e al tempo stesso maestosa come l’Aula Magna di sede Gemelli, è stato come prendere una boccata d’aria fresca, principio di un ritorno tanto atteso alla normalità. Entrambi gli incontri, tenutisi in occasione della Milano Movie Week, sono stati organizzati in collaborazione con la Fondazione Ente dello Spettacolo.

Il primo momento è stato incentrato sulla produzione artistica di Jean Cocteau, scrittore, saggista, drammaturgo, sceneggiatore e regista francese; mentre il secondo momento è stato dedicato alla memoria di Ennio Morricone, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra italiano, nonché vincitore dell’Oscar alla carriera nel 2007 e dell’Oscar per la migliore colonna sonora nel 2016. L’evento si è concluso poi presso il Cortile d’Onore dell’Università Cattolica, dove abbiamo assistito allo spettacolo musicale di un quartetto di giovani musicisti della Scuola di Musica Piseri di Brugherio. Questo “viaggio multimediale”, dunque, ha toccato diverse tappe artistiche, quali il cinema, il teatro e la musica.

Ospiti degli incontri sono stati Filippo Annunziata, docente di musicologia e Professore di diritto dei mercati finanziari, nonché curatore del volume “La voix humaine. Jean Cocteau”, ed Eugenio Arcidiacono, critico musicale e cinematografico, scrittore, nonché curatore dell’esposizione intitolata “Nuovo Cinema Morricone”. Alla Prorettrice dell’Università Cattolica, Antonella Sciarrone Alibrandi, sono spettati i saluti istituzionali mentre Anna Maria Cascetta, Professoressa ordinaria di Storia del teatro e direttrice del Dipartimento di Scienze della comunicazione e dello spettacolo, si è occupata della parte introduttiva. In seguito, è intervenuto anche Armando Torno, saggista, giornalista e conduttore radiofonico.

“La voix humaine” di Jean Cocteau

La voix humaine” è stato un grande fenomeno circolatorio e una fonte d’ispirazione costante per numerosi esponenti della cultura mondiale, tra cui registi come Roberto Rossellini, Edoardo Ponti e Pedro Almodovar. Il testo risale al 1930 ma si rivela essere assolutamente attuale: si tratta di una conversazione telefonica tra due amanti che arrivano all’importante decisione di porre fine al loro rapporto sentimentale. Reale protagonista dell’opera, pertanto, è il telefono, ovvero un oggetto inanimato. Difatti, il Professore Annunziata ha definito questo racconto un «pseudo-monologo» e un «dialogo troncato», attraverso cui lo spettatore vive un’esperienza di «voyeurismo» straordinario. Cocteau è stato, senza ombra di dubbio, un avanguardista e ha messo in scena una rappresentazione teatrale intimista, attenta all’analisi dei sentimenti, all’animo umano. Ma la vera ecletticità dello scrittore sta nell’essere riuscito a conquistare anche la musica popolare: basti pensare che la celebre cantante Madonna ha apertamente dichiarato di essersi ispirata alla pièce francese per il videoclip musicale della canzone “I Want You”.

“Nuovo Cinema Morricone”

“Nuovo Cinema Morricone” è una mostra fotografica dedicata a Ennio Morricone, la quale è stata pensata come una multisala in cui ogni sala corrisponde a un momento della sua carriera artistica o della sua vita privata. «Morricone possedeva due anime ed era dotato di una personalità al limite della schizofrenia»: questa è la descrizione fornita da Eugenio Arcidiacono. La prima anima – ha continuato – è quella del musicista di stampo classico diplomatosi in conservatorio, mentre la seconda ha a che fare con la produzione musicale «popolare». Con lui, dunque, la musica non svolge più un ruolo marginale ma diventa essa stessa protagonista.

Posso dire, in conclusione, che sono grata di aver partecipato a questo incontro poiché mi ha concesso molti spunti di riflessione: sono rimasta positivamente affascinata sia dalle scelte tematiche d’avanguardia di Jean Cocteau che dalla personalità di spicco di Ennio Morricone all’interno del panorama cinematografico italiano.

Rebecca Corcelli