FILM ROSSO E IL FASCINO DEI COLORI – L’ULTIMO CAPOLAVORO DI KRZYSZTOF KIEŚLOWSKI

A seguito di Film Blu, oggi voglio proporvi l’ultimo film che chiude magistralmente la affascinante trilogia dei colori di Krzysztof Kieślowski: Film Rosso. Il rosso – secondo i principi della bandiera francese – indica la fraternità, ed è proprio su questo principio che si basa il film.

Il rosso simboleggia la solidarietà nel lavoro, solidarietà che è necessaria per i protagonisti per essere salvati. Si tratta di una storia che, oltre a concentrarsi su fraternità e solidarietà, parla anche della solitudine, della mancanza di amore e del bisogno di sentire qualcuno, sia attraverso parole e sguardi che attraverso i corpi. Il colore rosso prevale ovunque, in ogni oggetto, in ogni capo di abbigliamento e in ogni dettaglio importante della vita dei personaggi.

Film Rosso racconta la storia di una modella, Valentine, che investe accidentalmente una cagna. L’animale sul collare porta l’indicazione del suo nome e l’indirizzo della casa del proprietario. Queste circostanze portano la protagonista a incontrare un giudice in pensione che compensa il suo vuoto e il ricordo dell’infedeltà della moglie spiando i suoi vicini. La curiosità di Valentina di scoprire cosa si nasconde dietro le ossessioni del giudice la portano a instaurare con lui un rapporto che, a poco a poco, diventa amicizia: un’amicizia di cui il giudice ha bisogno per uscire da quel carcere immaginario che è la sua casa, per superare le sue frustrazioni, per sentire di nuovo che la sua vita ha un senso. Se Valentina è enormemente sconvolta e rifiutata dalla figura di quel giudice solitario e scontroso che ignora il suo cane travolto, è il suo senso di fratellanza che la costringe a prendersi cura di ciò che lui non vuole fare.

Il legame tra due protagonisti che apparentemente non hanno nulla in comune si trasforma in una grande amicizia tra due persone sconosciute, così opposte nel loro modo di vivere ma così vicine in ciò che li fa soffrire: soffrono per amore, per la solitudine, per il passato e per un futuro incerto. Quando Valentine entra nella vita del giudice, il rosso è l’unica cosa che prevale, un colore forte, pieno di energia e calore. A seguito di un inizio negativo il film ha una chiusura permeata da speranza e ottimismo: Valentina acquisisce la forza necessaria per affrontare il futuro e risollevarsi da un presente travolgente e senza speranza, mentre al vecchio giudice rimane un minimo di illusione per affrontare gli anni che rimangono della sua vita.

Come i precedenti, questo film si distingue per la qualità dell’illuminazione delle scene e per una fotografia di straordinaria bellezza visiva. L’illuminazione è caratterizzata da punti di luce orientati verso lo spettatore e da luci laterali per illuminare i volti degli attori, e combina in questo modo immagini di contrasto tra luci e ombre di grande forza espressiva e di notevole qualità plastica. Anche la musica originale continua ad essere eseguita da Zbignew Preisner, che accompagna il lavoro con pianoforte solo, violino, voce umana e sequenze orchestrali, eseguite in armonia con il ritmo dell’azione.

Si può dire che Film Rosso lascia allo spettatore una sensazione di ottimismo nei confronti dell’essere umano. Di per sé, la saga completa rappresenta tre differenti visioni di vita di fronte a tre differenti temi, con un semaforo rosso in fondo al tunnel. Ognuno di loro è una grande lezione di “buon cinema”. Non c’è lezione migliore sul cinema che guardare questi tre capolavori.

Cunati Viviana