VALENCIA, UN ERASMUS TRA SOGNI E PAURE

Ciao! Sono Antonella, una CIMER che a 23 ha deciso di seguire i propri sogni.

Era da molto tempo che sognavo di andare in Erasmus in Spagna ma qualcosa mi bloccava. Non saprei spiegare esattamente cosa mi ostacolasse. Forse il giudizio delle persone che mi dicevano che oggi il futuro è l’inglese e che non sarebbe valsa la pena imparare lo spagnolo, o forse la paura di poter perdere le persone che avevo a casa, e che le relazioni che avevo costruito negli anni potessero cambiare.

Il 12 dicembre 2019 mi feci coraggio e inviai la mia candidatura, anche se tra me e me pensavo che non sarei mai stata presa.

Ricordo ancora il giorno in cui ho ricevuto l’e-mail da parte dell’Università nella quale mi annunciavano che ero tra gli studenti selezionati. Ho provato immediatamente un senso di soddisfazione immensa: ce l’avevo fatta. Così il 5 settembre sono per Valencia con la valigia carica di sogni, voglia di avventura e di scoprire il mondo. Le paure, questa volta, le avrei lasciate a casa.

Ormai vivo qui da oltre quattro mesi e la mia esperienza sta per giungere al termine. Spesso ripenso agli inizi, quando prendendo appunti lasciavo enormi spazi vuoti per poi chiedere aiuto ai miei compagni. Ricordo quelle sere in cui tornavo a casa stanca e non mi sentivo all’altezza: pensavo che, forse, avevo fatto la scelta sbagliata.

Un pomeriggio tornando a casa e ripensando alla mia mattinata mi sono resa conto che a lezione avevo capito proprio tutto. Seguire le lezioni diventava sempre più facile e tutti quei pensieri negativi sono pian piano spariti.

Amici e compagni iniziavano a dirmi “parli molto bene lo spagnolo, sei migliorata tanto”, ma soprattutto io cominciavo ad avere la mia routine: sveglia, colazione, studio, pranzo, università, palestra e cena. Le paure erano quasi scomparse. I miei amici italiani di sempre non erano scappati, anzi, mi rendevo conto che stare lontana da casa mi stava aiutando a capire chi davvero tenesse a me.

Se dovessi dare un consiglio all’Antonella di qualche anno fa le direi di seguire i suoi sogni, di non avere paura e che le paure esistono per essere superate. Le ricorderei inoltre che la vita è sua e non è poi così tanto lunga: per questo dobbiamo sempre fare ciò che desideriamo.

Oggi in realtà l’unica paura che ho è che la vita che ho vissuto in questi mesi possa mancarmi veramente tanto, perché anche io, come tantissimi italiani, sono stata stregata dalla fantastica città che è Valencia.

Antonella Cappiello