Dal 31 maggio al 3 giugno si è tenuta a Rimini Fiera la tredicesima edizione del Rimini Wellness: la più grande kermesse al mondo dedicata a fitness, benessere, business, sport, cultura fisica e sana alimentazione.
Un evento che una volta all’anno riunisce sotto lo stesso tetto diverse aziende e realtà dell’universo wellness, dai produttori di macchine per le palestre alle scuole di danza e fitness, dalle associazioni di categoria ai cultori del fisico, passando per le SPA del relax, le scienze riabilitative, ma anche il turismo e il design.
Come viene riportato sul sito ufficiale, nel corso di questa ultima edizione <<sono stati raggiunti oltre 225 milioni di contatti con 262 notizie, articoli e servizi, 610 uscite web, 21 servizi radiofonici, 56 servizi televisivi, 1.400.000 post su Facebook, 144.585 impression su Twitter>>. È impressionante il riscontro mediatico che questa manifestazione è riuscita a raggiungere, soprattutto negli ultimi anni. Ma a cosa è dovuto?
Oltre ad essere una fiera che permette a diverse aziende appartenenti al mondo del fitness a 360 gradi di mettersi in mostra e avere visibilità, il Rimini Wellness offre ai visitatori la possibilità di cimentarsi in differenti attività sportive e consente ai migliori atleti italiani di gareggiare in alcune discipline tra cui il calisthenics, il body building e il sollevamento pesi.
La cosa che più caratterizza questo evento, e che lo rende speciale per chi vi partecipa, è la possibilità di incontrare personaggi di rilievo del mondo sportivo e i piccoli e grandi fitness influencer di Youtube e Instagram. Quest’ultimo dettaglio è l’elemento che permette di definire la fiera del fitness di Rimini un vero e proprio evento mediale e social, che attira non soltanto personalità imprenditoriali e di business alla ricerca del profitto e delle innovazioni, ma anche i consumatori finali, tra cui i fanatici del fitness e delle web star. È così che una semplice fiera tematica si trasforma in un’occasione di incontro per le “fit family”, un termine coniato dagli stessi influencer per definire il legame – talmente stretto da essere di tipo familiare – con i loro followers. Alcuni tra i personaggi di spicco coinvolti hanno partecipato a cooking show, dimostrazioni e lezioni aperte organizzate dai brand che sponsorizzano sulle loro pagine social. Ma i momenti più importanti sono stati quelli che hanno dedicato all’incontro con i fan: momenti in cui hanno potuto conoscere di persona i seguaci scambiando due chiacchiere e scattando una foto; ma soprattutto momenti in cui hanno fatto personal branding rafforzando il legame familiare già molto forte sui social, ma ancora più consolidato dopo l’incontro dal vivo.
Gli infuencer sono stati il cardine attorno cui la fiera si è mossa, e i social network ne sono stati il motore. È, infatti, dai social che nascono questi personaggi in grado di attirare le persone come calamite: personaggi utilissimi ai brand per raggiungere il target, convincerlo, trasformarlo in clientela e, con il tempo, fidelizzarlo. In conclusione, si può dire che non solo le aziende hanno fatto del marketing durante la fiera: anche gli influencer stessi hanno agito in modo tale da rafforzare il legame con i propri clienti – in questo caso i followers – attraverso la tecnica più vecchia, ma più efficace in assoluto, basata sulla creazione di una relazione vera, sincera e profonda.
Alice Germani