MILLENNIUM PROJECT ED EMPOWERMENT FEMMINILE 

Millennium project è un centro di studi fondato nel 1996 sotto il Consiglio americano per l’Università delle Nazioni Unite e dedicato alla ricerca e divulgazione dei future studies. L’obiettivo del progetto è di fornire ai governi le informazioni su come affrontare alcune sfide globali di lungo termine. Ogni anno Millennium project analizza 15 problemi globali.

Quest’anno una delle sfide cruciali è l’empowerment femminile che sicuramente fa parte della costruzione di un futuro più equo e di una società più giusta. Anche se l’equità di genere è entrata nella coscienza globale ed è garantita dalle costituzioni dell’84% delle nazioni del mondo, siamo ancora molto lontani da un mondo realmente equo. La questione che il Millennium project ha posto è: «In che modo il cambiamento della condizione delle donne può contribuire a migliorare la condizione umana?»

Uno degli aspetti principali che rappresentano l’iniquità donne VS uomini è legato al mercato del lavoro. Le donne guadagnano il 35% in meno rispetto agli uomini e il loro tasso di partecipazione al mercato del lavoro è fermo al 49% (mentre quello degli uomini è al 76%). La creazione di pari opportunità potrebbe incentivare la creatività e promuovere l’imprenditorialità. Un altro problema legato a questo argomento è che le donne occupano solo circa il 15% dei seggi nei consigli di amministrazione delle aziende mondiali. Il tasso di donne che rappresentano i membri dei corpi legislativi nazionali non è molto alto: solo il 23,5%.

Il secondo ambito dove le donne sicuramente ancora subiscono molte ingiustizie per causa del loro genere è quello sociale. Le donne continuano ad essere trattate come cittadine di seconda classe e pratiche estremiste come la mutilazione genitale femminile colpiscono quasi il 35% delle donne durante la loro vita. Oltre 600 milioni di donne vivono in 15 Paesi in cui la violenza domestica traumatizza milioni di loro ogni anno. In generale quasi il 35% delle donne sono state vittime di violenza fisica o sessuale.

Quali sono allora le azioni che il Millennium project propone per affrontare questi problemi?

Il primo passo importante è far sì che la remunerazione sia equa, il lavoro del valore uguale entri nella legge e elaborare politiche volte a modificare le strutture sociali al fine di supportare le donne nel bilanciare le esigenze della loro carriera e delle responsabilità familiari. É anche importante promuovere politiche governative che incentivano le donne in possesso di un titolo di laurea ad avviare la propria attività.

Per quanto riguarda la violenza, il Millennium project suggerisce di creare e diffondere le app che segnalano immediatamente la violenza alla polizia e danno seguito alle indagini e ai procedimenti giudiziari. Al livello legislativo bisognerebbe anche applicare sanzioni per il mancato rispetto dei trattati internazionali sui diritti delle donne ed elaborare e applicare normative contro il trattamento delle donne come cittadine di secondo grado, contro la violenza di genere, contro gli atteggiamenti patriarcali e le pratiche barbare come la mutilazione genitale femminile e i “delitti d’onore”. Un altro suggerimento per rendere le donne più capaci di difendersi è aggiungere le arti marziali e altre forme di autodifesa nei programmi di educazione fisica per le ragazze delle scuole elementari e medie, non solo con l’obiettivo di fornire competenze di autodifesa, ma anche come strategia deterrente.

In sintesi, il Millennium Project dimostra di essere un forte sostegno per favorire l’empowerment delle donne. Costruire un futuro più giusto ed equo è possibile grazie all’impegno di questa iniziativa globale che si concentra sull’istruzione, sull’accessibilità delle risorse economiche e sulla promozione della partecipazione delle donne alla leadership.

Polina Bogdanova