LA SENSIBILITÀ IN THE QUIET GIRL

The Quiet Girl (2022) rappresenta un piccolo trattato sull’infanzia che ripercorre, passo dopo passo, la lenta costruzione di un autentico legame genitore-figlio, tra sensibilità e gesti silenziosi, prendendosi cura dell’altro.

Irlanda, primi anni Ottanta. Cáit è una bambina silenziosa e trascurata dalla sua famiglia. All’indifferenza, la ragazzina risponde con introspezione e silenzi. Durante l’estate, viene mandata dai suoi genitori a vivere con una coppia di amici di famiglia in campagna e, arrivata alla tenuta, seppur con una certa diffidenza, Cáit scoprirà per la prima volta l’affetto e le cure autentiche e discrete di due adulti premurosi. Sarà un’estate diversa quella di Cáit, un’estate piena di piccoli gesti d’amore capaci di farla finalmente sorridere. 

Questo piccolo e delicato film sull’infanzia, firmato dal regista irlandese Colm Bairéad, ripercorre, passo dopo passo, la lenta costruzione di un autentico legame che intercorre tra un genitore e un figlio. Lo sguardo di taglio sull’Irlanda e sulle sue difficoltà vanno ad intrecciarsi ad una profonda riflessione sul valore del silenzio

In un momento importante del film, il “padre affidatario” di Cáit le spiega quanto sia importante dare il giusto peso alle proprie parole, saperle sceglierle con la giusta sensibilità, anche in base alla persona che ci si trova davanti.

Nella comunicazione quotidiana tra persone, così come nel cinema, il muto acquista la stessa importanza del parlato, mostrandosi talvolta di un grado maggiormente esplicativo. D’altronde, il silenzio non comprende un’assenza di linguaggio.

E così, in The Quiet Girl il non detto diventa l’elemento chiave per liberare l’esplosività delle immagini di un cinema essenziale, privo di retorica o artifici tecnici, ma capace di emozionare nella sua sbalorditiva semplicità. Il formato 4:3 concentra l’attenzione sui primi piani della piccola Cáit con i suoi grandi occhi azzurri, quasi stranita, che osserva gli inediti gesti di cura e amore nei suoi confronti da parte dei suoi nuovi genitori. Il loro rapporto si sviluppa attraverso sguardi, carezze, gesti semplici, caricati del giusto significato, mai eccessivo, mai sopra le righe. Il regista irlandese gestisce questo rapporto con una delicatezza crescente fino a sfociare in un bellissimo finale denso di emozioni.

The Quiet Girl è una meravigliosa parabola emotiva sull’importante concetto di sensibilità e su come questa caratteristica dell’animo umano, se allenata e coltivata con dedizione, possa porsi come strumento comunicativo di straordinaria importanza nella vita di ciascuno di noi. 

Se sei interessato a scoprire di più su questo film, The Quiet Girl è disponibile su Rai Play.

Giorgio Maria Amadori