Monica Astuti, da sette anni Country Head Italy di Disneyland Paris, ci ha offerto una panoramica generale e dettagliata del mondo Disney, di cui fa parte da ben 29 anni. Ha raccontato il suo percorso professionale, illustrando le sue principali responsabilità nel ruolo attuale e condividendo preziosi consigli per i giovani su come affrontare il mondo del lavoro di oggi.
Durante uno degli incontri con i manager di Disneyland Paris abbiamo avuto l’opportunità di parlare con Monica Astuti, Country Head Italy di Disneyland Paris. Questo non è il suo primo incarico all’interno della multinazionale: al suo ingresso in azienda, si occupava dimarketing nella divisione marketing per l’home entertainment. Successivamente, si è spostata nella divisione consumer products, dove il suo ruolo consisteva nello sviluppare piani di marketing per i vari franchise Disney e strategie integrate di supporto ai relativi business.
Dal 2012, ha lavorato per circa cinque anni come Chief Marketing Officer, gestendo il brand e le interazioni con i consumatori, e, successivamente, ha operato nella divisione media sales & partnership, dove si occupava della vendita di spazi pubblicitari sui vari canali di comunicazione e della creazione di partnership con terze parti. Oggi, è alla guida di Disneyland Paris in Italia come Country Head.
Il ruolo di Country Head comporta molteplici mansioni: innanzitutto, Monica coordina il lavoro del team, assicurando l’allineamento tra marketing e vendite. Inoltre, è” interfaccia” tra l’area commerciale della sede centrale e l’Italia, interagendo settimanalmente con il team di Parigi per lo sviluppo delle strategie commerciali, fungendo così da ponte tra Italia e Francia. Infine, rappresenta la divisione parchi all’interno della Walt Disney Company Italia e la divisione sul mercato italiano.
Al contempo, il suo è un lavoro di grande responsabilità e le sfide non mancano. Lei stessa le suddivide in due macrogruppi. Il primo è costituito dalle sfide legate al business: è fondamentale fissare obiettivi chiari e “capire come raggiungerli”, collaborando con tutti i soggetti coinvolti nella strategia. Il secondo riguarda la gestione delle persone: lavorare in team significa prestare attenzione alle persone e comprendere gli equilibri all’interno di un team (ad esempio, l’atmosfera nel gruppo, gli stati d’animo e il livello di motivazione). Un’ulteriore sfida è quella culturale, legata alla comunicazione con il team francese, poiché non sempre è semplice condividere idee e trovare un punto d’incontro.
Ripercorrendo il suo percorso professionale, Monica ha evidenziato come l’avvento del digitale abbia trasformato il modo di lavorare, soprattutto in ambito marketing e nell’interazione con il consumatore. “Prima si organizzavano eventi nei punti vendita o sul territorio per raccogliere informazioni”, spiega Monica, “Oggi, invece, è più semplice analizzare il comportamento del consumatore tramite strumenti digitali, che permettono di monitorare, ad esempio, le sezioni del sito di Disneyland Paris, che attirano maggiore interesse o quelle, invece, che confondono, traendo conclusioni utili per migliorare l’esperienza utente”.
Monica non vede la tecnologia come una minaccia, anzi, ritiene che le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale rappresentino un supporto prezioso, poiché permettono di velocizzare e semplificare processi, come l’analisi dei dati sul comportamento online dei consumatori. Tuttavia, sottolinea che il contatto umano rimane imprescindibile: “Alla base di ogni analisi c’è sempre l’intelligenza umana”. Per esempio, i ricercatori che accolgono i visitatori all’ingresso del parco chiedono loro di condividere emozioni, sensazioni e impressioni sulla loro esperienza.
Possedere competenze trasversali è oggi fondamentale nel mondo del lavoro, che richiede un forte senso di empatia e capacità di interagire con soggetti diversi. Altre caratteristiche indispensabili, secondo Monica, sono la curiosità, che “mantiene il cervello in funzione” e “aiuta a uscire dagli schemi”, e la volontà di fare esperienze diverse e di confrontarsi con gli altri, insieme a una solida base di competenze tecniche.
Infine, il consiglio di Monica Astuti ai giovani, che si affacciano al mondo del lavoro, è di non fermarsi al primo incarico, ma di continuare a cercare nuove opportunità e di affrontare le sfide che si presentano.
Essere curiosi e aperti a nuove esperienze permette di sviluppare idee innovative e di avere una visione più ampia per un arricchimento sia professionale sia personale.
A cura di Chiara Origgi
In collaborazione con Antonella Tedesco e Chiara Tosello.
