IDEAS WORTH SPREADING – IL DECALOGO DEL BUON PUBLIC SPEAKER

Quante parole abbiamo a disposizione per comunicare efficacemente? Migliaia. Eppure, quando parliamo in pubblico, l’ansia spesso ci impedisce di trasmettere le nostre idee nel modo migliore. TED, attraverso la playlist “Before Public Speaking”, ci offre preziosi consigli per superare le paure e realizzare presentazioni efficaci.

Partendo dal discorso dell’imprenditore Chris Anderson, andiamo a creare un decalogo del buon oratore. Egli spiega come in pochi minuti durante un discorso un pattern, che coinvolge migliaia di neuroni, possa essere teletrasportato in centinaia di menti, semplicemente attraverso le parole. Le idee, se comunicate correttamente, possono cambiare il modo in cui una persona percepisce la realtà ed agisce: esse plasmano la cultura umana. Il primo compito di uno speaker è dunque costruire un’idea nella mente dell’audience. Come farlo?

1) Focalizzarsi su un’idea principale da veicolare: le idee sono complesse, bisogna spiegarle nel dettaglio, dar loro un contesto e sostenerle con esempi.

2) Stimolare curiosità nell’audience attraverso domande provocanti, che suscitino attenzione.

L’oratore Julian Treasure suggerisce ulteriori strategie per comunicare in modo efficace, raccogliendole nell’acronimo HAIL (Honesty, authenticity, Integrity and Love), sottolinea inoltre l’importanza della voce come strumento fondamentale nella comunicazione: 

3) Essere sempre onesti e autentici nel comunicare, divulgando pensieri coerenti con le proprie azioni nell’intento di ispirare o apportare un contributo per chi ascolta.

4) Essere consapevoli e governare la propria voce per comunicare al meglio i propri messaggi: registro, timbro, tono, velocità e volume possono influenzare l’efficacia di un discorso, pertanto esercizi di warm-up vocale sono essenziali prima di parlare in pubblico.

La psicologa Amy Cuddy esplora come la postura e il linguaggio del corpo influenzino non solo il modo in cui gli altri ci percepiscono, ma anche come percepiamo noi stessi. Cuddy introduce l’idea delle “pose di potere”, posizioni del corpo aperte e dominanti, che possono aumentare la fiducia in se stessi, aiutando a comunicare con più sicurezza:

5) Curare la propria postura ed il linguaggio del corpo è essenziale ai fini di un discorso convincente.

Il musicista Joe Kowan condivide, invece, la sua esperienza personale, narrando come ha affrontato la paura del palcoscenico. Anziché cercare di nascondere la propria ansia, egli ha scritto una canzone proprio sulla paura di esibirsi, trasformando il proprio nervosismo in una parte creativa della performance. Questo approccio non solo ha ridotto l’ansia, ma ha anche coinvolto il pubblico in modo unico, dimostrando che la vulnerabilità può essere una forza sul palco:

6) Essere trasparenti nella propria vulnerabilità rende autentico il messaggio.

L’insegnante Melissa Marshall, invece, esorta a comunicare idee complesse in modo chiaro e semplice, principalmente incoraggiando a rendere la scienza accessibile a tutti:

7) Utilizzare metafore comprensibili a chiunque per spiegare in modo semplice concetti complessi.

La cantante Megan Washington condivide la sua lotta contro il balbettio e la paura di parlare in pubblico. Nonostante sia una performer di successo, Washington parla delle sue sfide personali e del modo in cui la musica l’aiuta a superare l’ansia da palcoscenico. Attraverso la sua vulnerabilità, il talk trasmette un messaggio di resilienza e di autenticità:

8) Trasformare le proprie paure in parte della performance permette di connettersi maggiormente con l’audience.

Sebastian Wernicke mostra, utilizzando l’analisi statistica, come durata, argomento ed umore influenzino l’apprezzamento del pubblico. Tuttavia, conclude che, al di là delle statistiche, la passione dell’oratore per il proprio tema è ciò che rende veramente memorabile un TED Talk:

9) Essere appassionati di ciò di cui si parla è la chiave del successo.

Infine, Clint Smith sottolinea l’importanza di usare la nostra voce per opporci alle ingiustizie. Il silenzio, avverte, non è mai neutrale:

10) Ricordarsi sempre che le nostre parole hanno il potere di fare la differenza nel mondo

Maria Chiara Sertori