COMMUNITY DAY: GLI ESPERTI SI RACCONTANO

1° luglio 2022: una giornata straordinaria a BASE Milano. Stiamo parlando del Community Day, primo evento nazionale gratuito per scoprire i retroscena e le dinamiche che caratterizzano le community.

L’incontro, organizzato da NewMi e coordinato da Brandforum ha visto la partecipazione di importanti community manager e ha lasciato spazio anche ad alcune community conosciute sui social affinché potessero raccontare la propria esperienza.

La giornata è stata suddivisa in due momenti: in mattinata ci si è focalizzati sul concetto di community e sul ruolo del community manager grazie all’intervento di Sonia Sorrentino, Alessia del Corona, Andrea Amato e Elisa Saturno; nel pomeriggio hanno preso parola gli esponenti di alcune community note (tra cui Milano Da Scrocco, Milano in Bicicletta, i Greeners di Sorgenia).

Ma, prima di tutto, cos’è una community? A questa domanda ancora oggi si cerca di dar risposta, spiega Elisa Saturno, la community designer di Collaboriamo. Sicuramente un pizzico di creatività, spinta all’innovazione e inclusività sono elementi chiave. In generale è emerso durante l’incontro che “community” è un gruppo di persone che si riconoscono in una proposta di valore condivisa e che sentono un senso di appartenenza molto forte, dato dalla condivisione di determinati ideali e dal proposito di raggiungere obiettivi comuni.

In una community le persone hanno voglia di dare la propria disponibilità, lavorare insieme per uno scopo condiviso, che da soli non si riuscirebbe a realizzare. Per ottenerlo, occorre una buona amministrazione, che sia elastica nelle decisioni e con la quale si possa avere un dialogo più profondo: non esistono problemi, ma solo situazioni da risolvere!

C’è bisogno dunque di una figura di riferimento, di qualcuno che sappia intessere i fili di questa stessa rete, un gruppo non può gestirsi da solo, altrimenti si arriverebbe a una sorta di disgregazione, dove uno prende decisioni diverse dall’altro e sarebbe il caos. Ecco, quindi, l’importanza del community manager.

Quali sono le caratteristiche principali di questa figura ancora un po’ ignota nello scenario italiano? I nostri esperti hanno indicato un mix di digital e soft skills non indifferente. Innanzitutto deve essere un buon comunicatore, sapersi esprimere è fondamentale. Inoltre dovrebbe essere anche una specie di genitore, uno psicologo, insomma qualcuno che ami le persone, persino quelle un po’ più negative. Anche l’utilizzo della tecnologia deve essere centrale, ed è fondamentale riuscire a gestire tanto i canali fisici quanto quelli digitali, conoscere i software, monitorare e leggere i dati. Deve essere anche flessibile: un leader non deve restare fermo nelle proprie idee, ma deve sapersi anche adattare ai cambiamenti e osservare il mondo 360 gradi, dopotutto la curiosità è amica della creatività!

Di creatività ne abbiamo percepita sicuramente tanta sentendo parlare gli ospiti che hanno partecipato all’evento nel pomeriggio. La ciliegina sulla torta? Diamo il benvenuto agli “Scrocconi di Milano”, dei ragazzi fuorisede che hanno inventato un sistema geniale, spiegandoci come aggirare i costi tremendi di questa città. Stiamo parlando di Milano Da Scrocco! Come una specie di life agency, ci indirizzano verso le mete più convenienti, dove il sogno diventa realtà: spendere poco e “scroccare” tanto. Ragazzi molto discreti, genuini e spontanei, senza filtri. Non solo creatori di contenuto, ma diffusori di esperienze, basate su ampio passaparola che ormai ha raggiunto più di 130 mila individui. Stanno pensando di ampliare la loro rete trapiantando la loro visione in altre città, per cui teniamo gli occhi aperti e… il portafoglio chiuso.

Cosa aspetti? Prendi nota, il prossimo community manager potresti essere proprio tu!

Enrico Bresciani, Rebecca Rebughini