Lawpills, la legge in pillole, un progetto di Giulia Leonie Ferrari e Giorgio Molino, che conta 45,4 mila follower su Instagram. Giovani avvocati e divulgatori, esperti in differenti branche del diritto, si affacciano sul mondo di Instagram nel 2018 per spiegare la legge in modo semplice e veloce a coloro che esperti di diritto non sono.
Giorgio è un avvocato “tradizionale”, specializzato in diritto civile, diritto della famiglia e diritto successorio. Giulia, con un carattere più irreverente e aperto all’innovazione, ha competenza in tutte le materie connesse al diritto commerciale e d’impresa, con una specifica preparazione in diritto del web.
La legge è parte integrante della vita quotidiana di ognuno di noi, ma molte persone non sono consapevoli dei propri diritti e faticano ad orientarsi nella comprensione di telegiornali e normative. Questa è una delle motivazioni che ha spinto i due giovani ad iniziare il loro progetto di divulgazione, con l’intento di creare un contenuto informativo e di valore, che potesse essere utile agli utenti del web. Giulia e Giorgio hanno sentito questa esigenza in modo ancora più marcato durante la pandemia e nel momento di emanazione dei DPCM, dove molte persone faticavano a comprenderli e avevano bisogno di qualcuno che li “traducesse” per loro.
L’idea del progetto nasce originariamente da Giulia che, riconoscendo già qualche anno fa il potenziale dei social network, ha avvicinato Giorgio a questo mondo, con la volontà di portare un contenuto di valore, ma con un taglio differente, scanzonato e leggero, utilizzando un canale originariamente pensato per l’intrattenimento, per trattare argomenti seri come la legge
I due avvocati organizzano la loro comunicazione in pillole, attraverso contenuti rapidamente fruibili per gli utenti di Instagram. Sono soliti a coinvolgere direttamente gli utenti nella realizzazione dei contenuti, dando loro la possibilità di porre delle domande attraverso la chat e lo sticker “Box domande” delle Instagram stories, da cui poi prendono spunto per la realizzazione dei contenuti.
Si sono resi conto che molte delle questioni che gli utenti ponevano erano ripetitive. Giulia ha interpretato questa ripetitività in relazione alle logiche con cui gli utenti fruiscono dei contenuti su Instagram. Gli utenti utilizzano la piattaforma con un approccio “one shot”, visualizzano i contenuti, interagendo con essi, ma nella maggior parte dei casi li dimenticano e non vanno a ricercarli.
Questo ha spinto i due giovani a mettere nero su bianco le questioni più gettonate in un libro intitolato “Lawpills, la legge del quotidiano”, in modo che le persone potessero avere un manuale scritto in modo semplice e divertente da poter lasciare nella libreria e consultare all’occorrenza. I due avvocati hanno sottolineato come il libro non sia rivolto ad accademici e professori, bensì potenzialmente a tutti. Il progetto segue infatti la logica narrativa adottata sui social e mira a spiegare in parole povere la legge, essere comprensibile a chi non è del settore, ma senza comunque tralasciare nulla.
Il libro è strutturato in pillole, similmente ai loro contenuti, in nove capitoli accompagnati da introduzione e conclusione che racchiudono alcune riflessioni personali degli avvocati sul mondo del diritto. Ogni capitolo racconta un aspetto della vita quotidiana combinato e rapportato alla legge, come: la legge ed essere cittadino, la legge e social network, la legge e la famiglia. Giulia e Giorgio evidenziano come all’interno del manuale siano racchiuse tante esperienze che appartengono direttamente a loro, ai loro amici o genitori e di come, dunque, ogni parte del racconto prenda spunto da un’esperienza reale.
I due giovani, tramite i social si sostituiscono in parte alla funzione originaria di alfabetizzazione ed educazione che aveva la televisione. Avere contenuti social che informano, educano e forniscono risposte concrete e piccole consulenze gratuitamente, è sicuramente un servizio pubblico di cui ringraziare.
Elisa Rizzoli