DEEZER E LE NUOVE FRONTIERE DELLA MUSICA

E’ ormai appurato che la musica on-line si è sostituita al CD. Ma le piattaforme come Spotify, Apple o Amazon, dal momento che cominciano a proporre talk-show, audiolibri, podcast di ogni tipo, entrano in concorrenza diretta anche con la radio. Deezer è un altro attore  questo mercato e la radio francese France Inter ha invitato il CEO Hans Albrecht. Che cosa è emerso da questa intervista?

Il mondo della musica è cambiato notevolmente: se prima le persone erano costrette ad ascoltare quello che le radio proponevano, con lo streaming la gente è libera di scegliere. Deezer, come la maggior parte delle piattaforme di streaming, offre un servizio personalizzato, per cui i titoli proposti e consigliati vengono scelti in base ai gusti dell’utente. In questo scenario chi determina quali siano le hit di successo? La radio in questo senso svolge ancora un ruolo fondamentale, ma i servizi di streaming stanno contribuendo sempre di più a determinare le canzoni di maggior successo. Questo perché su Deezer, ad esempio, gli utenti scelgono su 42 milioni di brani (e non su 5 o 6) il loro preferito e quindi la concorrenza tra gli artisti è più equa. Deezer ed i servizi di streaming uccideranno la radio? Hans Albrecht risponde citando la teoria di McLuhan secondo la quale un nuovo medium non ne sostituisce mai uno vecchio. Il CEO sostiene che la radio avrà sempre il suo posto e auspica ad una collaborazione con essa piuttosto che la sostituzione.

Cosa impedisce a Deezer di passare anche alla trasmissione di video? Deezer preferisce concentrarsi su prodotti audio, in modo che quando le persone ascoltano qualcosa possano svolgere altre attività nel mentre, senza dover guardare lo schermo. Inoltre sarebbe difficile trovare un modello che possa fare concorrenza a You Tube. Le altissime visualizzazioni che una hit, come Despacito, può ottenere su You Tube, dimostrano come le persone non solo ascoltino, ma anche guardino la musica e questo crea concorrenza. Una concorrenza, a detta di Hans Albrecht, sleale perché non vengono pagati gli stessi diritti di autore. Questo spinge Deezer a trovare continuamente soluzioni creative e servizi addizionali che possano offrire un’esperienza migliore di quella di You Tube. Nonostante nel mercato dello streaming musicale siano apparsi attori importanti come Apple e Amazon, il CEO sostiene che solo Deezer e Spotify offrono i migliori programmi e le esperienze musicali più complete. I clienti sapranno fare la differenza.

Julie Azzimonti